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Alonso: «Su un’altra pista non finiva così»

nostro inviato a Imola

«In condizioni normali - e significa in un circuito normale, dove è ancora possibile sorpassare - in queste condizioni avremmo vinto noi», firmato Fernando Alonso. Concetto poi ampiamente sottoscritto anche dal patron Flavio Briatore. «Perché la strategia era giusta, avevamo più benzina degli altri, eravamo veloci e se non avessimo modificato la nostra tattica a causa dell’impossibilità di passare Schumi diventato troppo lento, la corsa sarebbe stata nostra. Pensavamo che la contromossa funzionasse, era vero il contrario», dice, sottolinea e scolpisce più con lo sguardo che con le parole il campione del mondo spagnolo. «Michael è stato bravo, per passarlo doveva sbagliare, ma non ha mai commesso errori; io, invece, a due giri dalla fine ho rischiato di andar fuori e ho deciso che a quel punto mi sarei accontentato. Resto comunque felice di questi 8 punti, tanto più che i veri rivali per il mondiale sono andati male». E li elenca: «Sono il mio compagno Fisichella, Raikkonen e la McLaren... Perché la Ferrari dobbiamo ancora vedere com’è veramente: pensate allo scorso anno, la Rossa ha avuto una stagione disastrosa, però qui a Imola è stata velocissima».
A ben vedere, Alonso qualche sacrosanto motivo per dire così ce l’ha, visto che la sua Renault è stata sempre un missile e visto che la Ferrari, con le gomme tremolanti della seconda parte di gara, aveva perso una vita e senza l’azzardo e il tranello ai danni dello spagnolo non avrebbe mai vinto. Ma tant’è. Flavio Briatore incassa: «Sapevamo che qui la Ferrari era forte, sono stato io a dare ordine a Fernando di fermarsi prima, dovevamo fare qualcosa per smuovere la situazione. Già all’inizio Massa che ci ha rallentati e temevamo di ritrovarcelo anche dopo. Peccato. Comunque, la vera partita mondiale inizia dal prossimo Gp».
Anche Fisichella vorrebbe che il suo mondiale ricominciasse al più presto, visto che a Imola è andato tutto storto, pure con il supermotore a bordo: «Doveva essere più veloce e potente - dice il romano abbacchiato - ma ha qualcosa che non va. La mia gara? Partire dietro ha compromesso tutto, mi sono trovato nel traffico... non è vero che sono scattato male come ha detto Briatore...

Per le mie speranze mondiali è una brutta botta, non ci voleva proprio, conquistare qui un solo punto è davvero poco».

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