Cronaca locale

Altre minacce a Pisapia mentre i poliziotti chiedono 800 deroghe

Altre minacce a Pisapia mentre i poliziotti chiedono 800 deroghe

La lettera con il bossolo a Pisapia? Non era la prima. Ieri mattina, mentre in Prefettura era riunito il Tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato proprio su Area C (previsto Giuliano Pisapia, trattenuto all’ultimo da un impegno) convocato per discutere le richieste di deroghe per casi specifici da parte delle forze dell’ordine, qualcuno ha abbandonato dei fogli con insulti al sindaco. «Pisapia fai vomitare», «Pisapia sei un noto idiota», «Sei un porco», le scritte trovate dal personale della portineria e segnalate ai carabinieri. E anche se i messaggi non contengono riferimenti espliciti ad Area C, a differenza della lettera con il bossolo che è stata intercettata lunedì sera, è verosimile pensare che la protesta sia collegata alla gabella antismog. Anche perché non è la prima volta che sindaco e assessori ricevono telefonate e mail, lettere e messaggi minatori, che poco hanno a che vedere con una semplice protesta. In mattinata Pisapia ha voluto ringraziare tutti per le dichiarazioni di solidarietà e di condanna arrivate da cittadini e istituzioni di ogni livello e colore politico.
A chiedere esenzioni poliziotti, militari, vigili del fuoco residenti all’esterno di Area C ma chiamati a prestare servizio all’interno in orari cosiddetti «disagiati», ovvero turni in cui non circolano i mezzi. Ma c’è anche chi guida diesel euro 3 senza filtro, categoria bandita da Area C, ma è costretti a entrare in auto in centro. A sollevare il problema il Siulp, il sindacato di polizia che lamentava «penalizzante e discriminante il divieto alla circolazione in Area C delle vetture a gasolio Euro 3». In totale si tratta di circa 800 vetture. Il Comune si è impegnato a risolvere la questione. Sono equiparati ai residenti, ma a loro non basta. Sono 2000 tra agenti e militari che dormono nelle caserme del centro cittadini che hanno chiesto l’esenzione totale dal pagamento della gabella antitraffico per motivi di lavoro. Con buona pace dei residenti della zona 1. Anche per loro Palazzo Marino si è impegnato a dare risposte in tempi brevi.
Intanto il superticket ha fatto sentire nuovamente i suoi effetti: in mattinata si è registrato un calo degli ingressi del 38%, tradotto in termini assoluti 20mila veicoli. Dalle 7.30 alle 12 le telecamere hanno registrato circa 32.000 ingressi, mentre sono ulteriormente aumentati gli ingressi prima dell’ora X, tra le 7 alle 7,30: 500 in più rispetto a mercoledì scorso. Parallelamente sono cresciuti i passeggeri del metrò che ha registrato 8000 presenze in più, concentrate in particolare nelle stazioni di Cadorna, San Babila e S. Ambrogio (1.000 viaggiatori in più per fermata). Confermati i dati dei giorni scorsi per le linee di superficie che registrano un +20%.
Bene fin qui. Peccato che lo smog continui a salire inesorabilmente: le centraline Arpa hanno registrato, per l’ottavo giorno consecutivo, livelli di pm10 alle stelle: 107 mg/mc a Città Studi, 102 in via Senato e 118 al Verziere. Questo mentre in Regione si riuniva per la prima volta il tavolo tecnico sull’inquinamento attivato tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Valle d’Aosta, dopo l’incontro di dicembre con il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. In preparazione del Piano nazionale dell’aria saranno utilizzati nuovi indicatori dell’inquinamento, basati sulla qualità chimico-fisica e sanitaria dei composti che permettano «di stimare in modo più preciso il livello di pericolosità degli inquinanti».

Contemporaneamente però è stato ribadito l’obiettivo per il riconoscimento della «specificità orografica e meteoclimatica del Bacino padano».

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