Ambiente più pulito e sicurezza hi-tech i punti fermi di Bosh

Elettrificazione delle vetture, automazione e connettività. I motori a benzina e diesel

Enrico Artifoni

La responsabilità sociale è sin dalla fondazione dell'azienda uno dei criteri guida dell'attività di Bosch. Per questo il colosso tedesco della componentistica continua a investire cifre ingenti nello sviluppo di tecnologie amiche dell'ambiente o con il minore impatto possibile sul nostro ecosistema. Le soluzioni per facilitare e rendere più sicura e sostenibile la mobilità - soprattutto quella individuale, in automobile e non solo - sono al centro di questo impegno.

«Lavoriamo su tre linee di sviluppo: elettrificazione, automazione e connettività - spiega il presidente di Bosch, Volkmar Denner - o, per dirla in un altro modo, vogliamo portare nuova energia ai veicoli con emissioni zero, mettere il pilota automatico sulle strade e fare delle auto una parte attiva di Internet».

Non è un mistero: per i costi elevati e la carenza di infrastrutture di ricarica, sinora le vendite di auto elettriche non sono decollate e pure le ibride, pur con qualche progresso, faticano a farsi largo. Ma per i vertici di Bosch è solo questione di tempo: «Nei prossimi cinque anni la densità energetica delle batterie (e di conseguenza l'autonomia dei veicoli) si può raddoppiare, mentre il costo si può dimezzare», annuncia Rolf Bulander, membro del board e responsabile del settore Soluzioni per la Mobilità. Gli ingegneri e i softwaristi dell'azienda tedesca sono al lavoro, inoltre, per sviluppare una tecnologia delle celle totalmente nuova e l'integrazione totale tra motore elettrico, trasmissione ed elettronica di controllo, a beneficio della semplicità del sistema e della sua compattezza.

Significativi anche i progressi sul versante della guida autonoma: Bosch ritiene di poter proporre già entro i prossimi due anni un sistema di parcheggio a distanza senza alcun intervento del guidatore ed entro il 2020 l'auto che può viaggiare da sola sulle autostrade. Ma non meno intriganti sono le prospettive offerte dalla guida connessa, tramite l'integrazione degli smartphone e di varie altre funzioni. Un esempio? L'imminente creazione nell'area metropolitana di Stoccarda di un'assistenza a distanza della mobilità, che permetterà di pianificare al meglio gli spostamenti di ciascuno con i diversi mezzi di trasporto, riducendo così i costi, i tempi degli spostamenti, il traffico e di conseguenza l'inquinamento. Il tutto tenendo presente che, nonostante le normative sempre più stringenti in materia di emissioni inquinanti, con i veicoli spinti da motori a combustione interna bisognerà convivere ancora a lungo. «Ci sono ancora margini di miglioramento dell'efficienza, sia per le unità a benzina sia per quelle a gasolio», afferma Bulander.

E rimane il diesel in vantaggio, nonostante lo scandalo dei motori di Volkswagen: «In media, al chilometro, sono oltre 10 grammi di emissioni di CO2 in meno E per quanto riguarda l'abbattimento del particolato e dei famigerati NOx (quelli all'origine del Dieselgate, ndr) già oggi noi offriamo a costi sostenibili le tecnologie, dagli additivi all'urea ai catalizzatori selettivi, necessarie in futuro».

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