Amicizie francesi e denaro: ecco le piste per trovare il killer

Varese Se quella della rapina sembra essere un’ipotesi poco accreditata e quella del satanismo viene definita «fantasiosa» dal Procuratore capo di Varese Maurizio Grigo, sembra prendere corpo, invece l’ipotesi di un movente economico per l’omicidio di Carla Molinari, l’82enne tipografa in pensione sgozzata e mutilata venerdì pomeriggio nella sua villetta di via Dante Alighieri a Cocquio Trevisago, nel Varesotto.
Gli investigatori della Squadra mobile, diretti dal commissario Sebastiano Bartolotta, sono ormai convinti che il «disordine» trovato in due dei quattro locali sia solo una messa in scena, così come pure la presenza dei quattro mozziconi di altrettante marche di sigarette trovati uno per ogni locale. A quanto pare la donna stava per fare testamento: secondo la trasmissione Chi l’ha visto? l’anziana aveva confidato a dei conoscenti che avrebbe preso appuntamento col notaio questa settimana per sistemare le pratiche sui suoi beni. Sembra che la signora avesse intenzione di ritirarsi in una casa di riposo.
Ieri intanto la Scientifica è tornata nella villetta di via Dante 23 per un nuovo sopralluogo. Particolare attenzione gli inquirenti stanno dedicando alle orme trovate in casa. Se, per quanto concerne le impronte digitali rilevate non vi è ancora possibilità di confronto (anche perché non sono ancora state trovate le mani amputate all’anziana donna), si lavora su un’orma taglia 38 incompleta così come su altre disseminate sul pavimento. Si tratta di frammenti di impronte, dalle quali appunto è necessario ora risalire al tipo di suola, alla marca e al tipo delle scarpe. È invece quasi certo che appartengano all’assassino, ammesso che si tratti di un uomo, perché sono impresse nel sangue della vittima. Quello degli investigatori è un lavoro febbrile mentre il paese è sotto choc e in molti intravedono l’ombra assassina di uno psicopatico.
Da accertare poi tutta la dinamica dell’aggressione, il tipo di arma da taglio impiegato per sgozzare la donna (in modo profondo al punto quasi di reciderle la testa), e poi per mozzarle le mani. Ed è da determinare con esattezza l’ora del decesso: dovrebbe essere compresa tra le 17 e le 18.30. I conti bancari della vittima sono stati analizzati e ne emergerebbe «una situazione patrimoniale benestante ma senza particolari spunti investigativi». È stato individuata la somma di 250mila euro investita in banca e pare che la vittima fosse proprietaria di alcuni terreni e, almeno secondo i vicini, di tre zone boschive sulle colline.

Il taglio delle mani, secondo gli investigatori, potrebbe invece rientrare nel quadro di un movente economico: si ipotizza che l’assassino, a ragione o a torto, fosse convinto che Carla potesse avergli in qualche modo procurato un danno patrimoniale. Il ritrovamento di lettere in francese fa poi pensare che la vittima intrattenesse ancora rapporti Oltralpe, dove aveva lavorato per anni.

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