Amministrative Elezioni, si vota il 15 e 16 maggio

Finalmente c’è la data. Elezioni comunali domenica 15 e lunedì 16 maggio e niente election day. Nessun accorpamento con i referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento, fissati per l’inizio dell’estate ed eventuali ballottaggi per le amministrative due settimane dopo: il 29 e 30 maggio, quando ancora le scuole sono aperte, l’estate non è ancora cominciata e la tentazione di andare al mare sarà più resistibile. Ad annunciarlo il ministro dell’Interno Roberto Maroni che, dopo il consiglio dei ministri riunito ieri, ha spiegato di aver firmato il decreto di indizione dei comizi elettorali. Decidendo, quindi, di non accorpare alle consultazioni amministrative la data del referendum. Una scelta, quella del governo, che ha fatto insorgere le opposizioni, in particolare Pd e Idv che avevano proposto l’election day, insieme ai promotori del referendum. Votare in due giorni separati significa «bruciare oltre 300 milioni di denaro pubblico», hanno denunciato in coro il centrosinistra. Per quanto riguarda le amministrative, va ricordato che sono in tutto 1.310 i Comuni dove si voterà per eleggere sindaci e consigli comunali. Tra questi ci sono undici le città con più di 100mila abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara. Arezzo. Barletta e Catanzaro sono invece appena sotto i 100mila. L`unica regione in cui non saranno indette elezioni amministrative sarà il Trentino Alto Adige, mentre in Valle d`Aosta si voterà nel solo Comune di Ayas. Si voterà anche per il rinnovo degli organi elettivi della regione Molise e di undici amministrazioni provinciali: Reggio Calabria, Ravenna, Trieste, Gorizia, Mantova, Pavia, Macerata, Campobasso, Vercelli, Lucca, Treviso.
Con le elezioni amministrative 2011 diventano operative le riduzioni del 20 per cento al numero di consiglieri e assessori comunali e provinciali. Con i posti in giunta a Palazzo Marino che potrebbero scendere da 16 a 12 e i consiglieri da 60 a 48. Potrebbero, perché i partiti sono già al lavoro per cercare di evitare la sforbiciata. Certi che il numero di abitanti consentirà a Milano di mantenere inalterato il numero dei suoi amministratori. Mentre Beppe Grillo che non perde occasione per mettersi in mostra. «Tutti gli italiani - il suo nuovo proclama - devono chiedere 5-10 euro pro capite per il mancato election day. È quello che ci costa questa decisione». Grillo che proprio ieri ha presentato il candidato sindaco del «Movimento 5 stelle», Mattia Calise, vent’anni e studi in scienze politiche. «Mattia - ha spiegato Grillo alla libreria Feltrinelli della stazione Centrale - porterà tutti i cittadini nelle istituzioni attraverso Facebook e Twitter, filmerà tutti i lavori comunali».

La Moratti, invece, ha incassato anche l’appoggio di una lista Udeur-Popolari per Milano, come ha annunciato il commissario regionale Orio Zaffanella. «Appoggiamo la Moratti - spiega - all’insegna della nostra politica del fare».

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