Roma - Bufera su Amnesty international. L'organizzazione diffonde un rapporto sui maltrattamenti delle forze dell'ordine italiane. Immediata e dura la replica della Farnesina: "E' indegno".
La versione di Amnesty Abusi della polizia, norme discriminatorie nei
confronti di rom e migranti, omofobia. È il quadro che emerge sull’Italia dal rapporto annuale di Amnesty
International, presentato oggi.
Morti sospette, pestaggi, maltrattamenti delle forze dell’ordine sono stati citati nel rapporto. Soddisfazione è
stata espressa per la condanna, in Appello, di 27 tra agenti e dirigenti della polizia, per gli abusi commessi nel
2001 nella scuola Diaz di Genova, durante il G8, e di quelle per le brutalità commesse a Bolzaneto. "Ma l’Italia
non ha né istituito un organismo indipendente di indagine sugli abusi commessi dalla polizia, né ha introdotto il
reato di tortura nel Codice penale, impedendo di punire i responsabili in maniera proporzionata alla gravità della
loro condotta" si legge nel rapporto. Nei nove anni trascorsi, poi, "non c’è stata alcuna parola forte di condanna
da parte delle istituzioni e nemmeno un’analisi interna relativa al fallimento nella gestione dell’ordine pubblico a
Genova".
Frattini: "Rapporto indegno" "È indegno per il lavoro dei nostri uomini e donne delle forze di polizia che ogni giorno salvano persone, tutto il contrario di quello che dice Amnesty". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini da Caracas repinge al mittente le conclusioni contenute nel rapporto pubblicato oggi da Amnesty International.
"Amensty ha fatto sempre la sua parte, noi con i dati e con i fatti siamo molto chiari e l’Italia certamente è il Paese europeo che ha salvato più persone in mare, quindi -ha concluso il ministro- respingo al mittente questo rapporto".
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