Un saggio sintetico, ricco di notizie, aneddoti, immagini e foto d'epoca, scritto con abilità di cronista e gradevole senso dell'umorismo da Cesare Viazzi, genovese e studioso di storia, letteratura e spettacolo regionali. «La reggia di Genova. Quando i Savoia abitavano in via Balbi» affronta un punto di vista non scontato e un argomento poco noto, che l'autore definisce come «i rapporti diretti personali dei membri di Casa Savoia con Genova e i liguri». Rapporti con luci e ombre per le aspirazioni indipendentiste e repubblicane prevalenti tra i genovesi e culminate nell'insurrezione del 1849, repressa nel sangue dal generale Alfonso La Marmora. La città diventa però il principale centro commerciale e industriale e il più grande porto mercantile del Regno.
Protagonista, il Palazzo costruito a metà del Seicento per i Balbi, appartenuto poi ai Durazzo e - tra il 1824 e il 1919 - ai Savoia, che lo trasformano in reggia attraverso lavori durati decenni. Insieme al Palazzo e al suo Teatro del Falcone, protagonisti sono anche i sovrani sabaudi che lo abitano per lunghi periodi con la propria corte. A Carlo Felice si deve la costruzione del nuovo teatro (1828), per Carlo Alberto nascono la sala del trono, una Galleria degli Specchi, un salone da ballo. Unico incontro amoroso sconveniente documentato, quello di Vittorio Emanuele II con Rosa Vercellana, la bella Rosin, nel 1857. Ma il nome del sovrano è legato anche alla festa in porto del 1842 per il suo matrimonio con Maria Adelaide e all'inaugurazione della strada ferrata Torino-Genova nel 1854.
Prediletto dai genovesi è il principe Odone, sfortunato figlio di Vittorio Emanuele II, che trascorre nel Palazzo alcuni anni della sua breve esistenza, mettendo insieme una bella raccolta di opere d'arte. Famosi gli abiti e i gioielli della regina Margherita, in visita a Genova nel 1892 con re Umberto per il IV Centenario della scoperta dell'America e per l'Esposizione Universale, e presente alla sfarzosa festa da ballo organizzata in onore dei sovrani nel 1898 nel Castello Raggio di Cornigliano.
Sullo sfondo rivivono tanti altri personaggi locali, da Niccolò Paganini agli attori dell'Accademia Filodrammatica e al giovane tenente Mario Baistrocchi, fondatore dell'omonima compagnia teatrale.
Cesare Viazzi, «La reggia di Genova. Quando i Savoia abitavano in via Balbi», De Ferrari Editore, pagg. 112, euro 14.
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