Ancelotti Bravo, vincente, ironico: così ha steso i tabloid e Mourinho

LondraDopo lo Special One, ecco Classy Carlo. Ironico, misurato e vincente. È bastata una partita a Carlo Ancelotti per oscurare la memoria di José Mourinho che allo Stamford Bridge resta un’icona amatissima. Novanta minuti e quattro calci di rigore per assicurarsi il primo titolo stagionale e conquistare l’affetto dei tifosi. Oltre al plauso unanime della stampa britannica, pronta al confronto con l’illustre predecessore.
Così diversi, agli antipodi. Uno sfrontato, arrogante ai limiti della presunzione. L’altro composto, pacato, sornione. In attesa di traguardi più prestigiosi - il Chelsea ha vinto l’ultima Premier League tre anni fa col portoghese - Ancelotti prolunga la luna di miele con la Londra Blues. Per sua stessa ammissione c’è ancora molto da lavorare. Eppure il Chelsea è all’improvviso la favorita per il titolo. Perché se il Times mette in evidenza l’agonismo del confronto contro il Manchester («Una finale vera»), il Daily Mail sottolinea come la campagna acquisti rarefatta dei Blues rappresenti ora un valore aggiunto. «È una squadra che si conosce alla perfezione, non ha bisogno di innesti». Proprio come sostiene Ancelotti: con il suo umorismo ha messo d’accordo gli agguerriti tabloid d’Oltremanica. Un feeling sbocciato lo scorso 6 luglio – alla prima conferenza stampa – quando aveva scherzato sull'imminente partenza di John Terry. Attimi di silenzio e panico in sala, quindi la risata di Carletto: «Mi piace scherzare in queste circostanze, avrete tempo per conoscermi».
Da allora il suo inglese è migliorato, meno la conoscenza di Londra. Ha scelto di vivere nella campagna di Oxshott. Ai musei preferisce i video delle partite, ai concerti di musica classica le riunione tecniche con il suo staff. In questo diverso anche da Capello, domenica in tribuna. Non lo spaventa essere il sesto tecnico del Chelsea dal 2003. Come scrive il Daily Telegraph, questa vittoria è importante soprattutto perché gli permetterà di lavorare in tranquillità.

Quando si vince si dimentica tutto, anche le perplessità del primo tempo contro lo United. In attesa di battezzare il suo ristorante (italiano) preferito, Ancelotti è impaziente di cominciare sul serio. Via sabato, contro l’Hull.

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