Filippo Grassia
Allindomani di Italia 90, il presidente della Fifa Blatter sollecitò lInternational Board a cambiare il regolamento per ridurre il gioco violento, proteggere i campioni, valorizzare lo spettacolo. «Solo così ci saranno più gol», disse. Ci lavorò anche il nostro Casarin. Ne scaturirono nuove norme fra cui lespulsione per i falli da ultimo uomo e quelli da dietro, il divieto di passare il pallone al proprio portiere, almeno con i piedi.
In Italia lapplicazione non fu uniforme, specie sugli interventi da dietro che possono recare danni serissimi. Si arrivò a un distinguo tuttora in vigore: rosso diretto in caso di falli a pallone lontano, altrimenti basta lammonizione. Ma ieri a San Siro larbitro Damato di Barletta, ritenuto uno dei fischietti più promettenti da Collina, si è limitato ad ammonire Jankulovski ,che pure ha steso Cassano arrivando come un treno da dietro senza avere alcuna possibilità di colpire il pallone. Delle due luna: o sè dimenticato della regola, oppure ha sofferto di sudditanza psicologica. Un errore grave e grossolano, in quel momento Milan e Sampdoria se la stavano giocando sullo 0-0.
Ancelotti onesto «Jankulovski era da espellere»
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