Anche la Clerici porta il pop in tv «Vi presenterò 14 baby musicisti»

«Ti lascio una canzone» da sabato su Raiuno «Mi curo senza angoscia per avere un figlio»

da Roma

Canta che ti passa. Per cercare un risultato d’ascolti, difficile in questo momento televisivo. A volte la musica in Tv va bene come per 50 canzonissime o I migliori anni, a volte meno come per Sanremo e X Factor. Ti lascio una canzone - show canterino prodotto da Bibi Ballandi, in onda su Raiuno per cinque sabati sera, a partire da questo - si affida ad una formula che non eccellerà in fantasia, ma forse troverà il gradimento del pubblico. La rassegna di canzoni famose. Con una variante, anch’essa abbonata agli alti indici d'ascolto: l'esibizione di bambini. «Inizialmente si trattava solo di una gara fra le migliori canzoni italiane, dal ’65 a oggi - spiega Antonella Clerici (che condurrà lo show dal teatro Ariston di Sanremo, per la regia di Roberto Cenci) -. Ma per rinnovare la formula io e Cenci abbiamo pensato di affidarla a dei ragazzini, dai 10 ai 16 anni, cui s'immagina che gli adulti “lascino in eredità” i migliori motivi della sua epoca. Non bambini - prodigio o piccoli artisti in erba, però: non vogliamo fare i Piccoli fans di Sandra Milo o il Bravissimo di Mike Bongiorno. Questi sono quattordici autentici, piccoli musicisti, selezionati fra le migliori scuole di canto italiane. E la gara non sarà fra di loro, ma fra le canzoni che, a turno, in ogni puntata, saranno chiamati a interpretare. Non vinceranno niente; se non l'emozione di essersi esibiti su un palco che si chiama Ariston». Il principio, insomma, è lo stesso adottato dall'Antoniano di Bologna per i piccoli dello Zecchino d'Oro: «Si punta cioè a valorizzarne il talento, senza coinvolgerli in una competitività dannosa e inadatta alla loro età». Con risultati di prevedibile simpatia: «Penso per esempio al ragazzino di dieci anni che canterà 24.000 baci, magari attorniato da sei ballerini rock», sorride la Clerici che al settimanale Diva e Donna ha confessato di volere un figlio: «Sono certa che presto mi succederà. Mi curo e mi sono curata, ma senza ansia, senza l’ombra di ossessione. Non ne faccio una tragedia e non sono disposta ad alcun accanimento terapeutico». Sarà per la fatica di una stagione intensa e positiva, sarà per il contratto Rai che durerà solo un altro anno, ma la Clerici non finge d'essere entusiasta di questo nuovo impegno: «L'idea di Ti lascio una canzone mi piace moltissimo. Ma a quelli che lamentano una mia eccessiva presenza in video, voglio precisare che non l'ho preteso io». Un altra diceria l'infastidisce: «Mi amareggia moltissimo che si dica che Il treno dei desideri non ha avuto successo. Certo: è stato battuto da C'è posta per te. Ma totalizzando comunque un eccellente 24-25 per cento. E poi davanti alle sfide io non mi tiro mai indietro. Prova ne sia quella che Ti lascio una canzone terrà contro l'imbattibile Corrida.

Fin d'ora io e Del Noce siamo d'accordo: non pretenderemo da noi stessi più del 20-22 per cento». Quanto al futuro, «nella primavera del 2009 tornerà Il treno. E per il settembre 2008 ho l'idea fortissima di un “people show” ancora top-secret».

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