«Sotto l’albero Mazzarri troverà un difensore centrale, poi a giugno sono in serbo altri tre acquisti, di cui uno, Federico Fernandes, è quasi fatto». Aurelio De Laurentiis non sta nella pelle, un gol di Cavani scaraventa il suo Napoli al secondo posto in coabitazione con la Lazio a tre punti dal Milan capolista: «Difficile dire se questo è il momento più alto della mia gestione, ce ne sono stati tanti di momenti belli, anche quando facevamo 65mila spettatori in serie C. Ora però non diamoci arie. Bello il gol di Cavani ma anche i recuperi di Grava e i salvataggi di De Sanctis, questo è un Napoli in cui funziona tutto, sono contento del Natale che facciamo passare ai nostri tifosi. Il Napoli ha ancora tanto da dare, i margini di crescita ci sono». Tutto il clan gira a una spanna da terra e quando a Mazzarri fanno notare che 16 dei 26 gol sono stati segnati negli ultimi 20 minuti, il tecnico tira un sospiro: «Siamo nati per soffrire ma non molliamo mai. Falliamo parecchie occasioni da rete, il nostro è un grande gruppo, tutti credono in ciò che fanno, sono tutti preparati bene atleticamente. I nostri giocatori fanno una vita regolare per questo poi riescono a rendere al massimo». Ancora un gol dell’uruguaiano capocannoniere con 10 reti. Un Napoli privo della difesa titolare e anche di Pazienza e Lavezzi che se la gioca alla grande e ora sogna.
Meno felice Delio Rossi che ha visto fallire i tre punti per un rigore che non accetta: «Da tempo vedo tanta gente piangere e altra che asciuga le lacrime. Oggi il rigore per il Bari mi è parso molto, molto generoso. Pastore? Sta un po’ soffrendo in questo periodo, ma è normale, non può tirare sempre il coniglio fuori dal cilindro». A Catania decide Maxi Lopez, i bomber veri hanno un solo modo di festeggiare, segnando e lui è attaccante di razza che non si sottrae alla regola.
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