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Ancora un giallo su Molinari, brucia il bingo dell’ex questore

Federico De Rossi

Non c’è pace per la famiglia Molinari. Dopo la scoperta dai tabulati telefonici di una relazione tra la nipote di Arrigo Molinari, l’ex questore ucciso nelle settimane scorse ad Andora, e Luigi Verri, reo confesso dell’omicidio, l’altra sera un principio di incendio ha parzialmente danneggiato la sede del Bingo in via Trento a Imperia, gestito da Rossella Bloise insieme con il marito Carlo Molinari. Non ci sono ancora cause certe sull’origine dell’incendio. Il fumo fuoriuscito dall’impianto di areazione ha causato l’evacuazione di un centinaio di persone che in quel momento stavano affollando il locale e sono state fatte uscire in ordine dai dipendenti del locale. Un ultimo giallo, forse, che si aggiunge ad altri interrogativi sulla morte di Arrigo Molinari. In molti, infatti, sapevano che sul Bingo di Imperia, come su altre attività imprenditoriali della famiglia, tra cui il complesso turistico Ariston, pesavano una serie di debiti. Un eventuale dolo nell’incendio potrebbe costituire un nuovo tassello nell’inchiesta della Procura di Savona sulla morte dell’ex questore, nell’ambito della quale ancora non convince fino in fondo gli inquirenti la confessione resa più volte da Verri. Ancora da chiarire la presenza di un complice all’esterno dell’abitazione dove fu ucciso Molinari: le tracce di sangue di Verri si fermano sul marciapiede, come se fosse salito sul lato passeggero di un auto che lo stava aspettando. Mancano poi ancora all’appello l’arma del delitto e le pistole di cui era in possesso la vittima.

«Sull’incendio stiamo ancora aspettando gli accertamenti dei vigili del fuoco - spiega il procuratore capo di Savona Vincenzo Scolastico -. Sulla posizione della nipote di Molinari ritengo invece che si possa escludere una sua complicità nell’evento delittuoso».

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