Angelo Ramazzotti

Il fondatore del Pontificio Istituto per le Missioni Estere nacque nel 1800 a Milano. Nel 1823 si addottorò in diritto civile ed ecclesiastico all'università di Pavia e cominciò la pratica legale. Dopo un paio di anni, però, si sentì chiamato alla vita ecclesiastica e si iscrisse in seminario. Nel 1829 venne consacrato sacerdote ed entrò negli Oblati Missionari di Rho, sacerdoti dediti soprattutto alla predicazione. Per i vent'anni successivi fu questa la sua occupazione. Nel 1836 trasformò la sua casa di famiglia a Saronno in orfanotrofio. Nel 1850, fatto vescovo di Pavia, cominciò a pensare alle missioni all'estero e, sempre a Saronno, aprì il primo seminario per le missioni estere. Tre anni dopo sottopose a papa Pio IX un progetto per creare seminari del genere in ogni diocesi. Nel 1860 mandò le prime suore missionarie italiane nel Bengala (Suore di Maria Bambina) e a Hong Kong (canossiane). Come vescovo si adoperò per combattere le tendenze gianseniste esistenti nel clero della sua diocesi. Nel 1858 venne nominato patriarca di Venezia. Aiutò tutti quelli che poteva e come poteva, dai ragazzi di strada agli ebrei, dai carcerati ai sordomuti, dagli orfani agli indigenti. Ogni giorno la casa del patriarca era letteralmente assediata da torme di bisognosi che non andavano via senza aver ricevuto soccorso. Il Ramazzotti arrivò a vendere anche l'argenteria e a ridursi letteralmente con la sola veste che teneva indosso.

Già si vociferava di un suo cardinalato quando, dopo una vita spesa senza risparmio, morì a soli sessantun anni a Crespano del Grappa nel 1861.

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