Se i gatti hanno sette vite, quante vite può avere Catwoman? Forse altrettante. O forse molte di più. È di pochi giorni fa l'annuncio che l'eroina dei fumetti, nata nel lontano 1940 e da allora sempre al fianco di Batman nei momenti più difficili delle sue avventure, la «donna gatto» rinasce per una nuova pellicola da portare sul grande schermo. La notizia, di per sé, non desta molto scalpore. In America, soprattutto, i fumetti della DC Comics sono entrati profondamente nell'immaginario collettivo. Le loro gesta per i ragazzini statunitensi degli ultimi sessant'anni, mutatis mutandis, potrebbero essere paragonate a quelle degli eroi mitologici per gli adolescenti dell'Ottocento. Li sentono insomma parte del loro mondo. E così a sette anni di distanza dal primo lungometraggio dedicato direttamente a Catwoman (non più comprimaria dei maschi, ma regina indiscussa della scena), Hollywood annuncia un nuovo lavoro dedicato all'eroina dei fumetti. Il prossimo «Batman» di Christopher Nolan avrà come coprotagonista Anne Hathaway.
Ai fan del personaggio la scelta non è piaciuta. Sulla rete sono tanti i blog e i siti specializzati che stanno raccogliendo le proteste degli appassionati di fumetti, ancora scottati dal flop che nel 2004 ha registrato il primo film dedicato direttamente alla «donna gatto». «Catwoman», infatti, interpretato da Halle Barry è stato un flop al botteghino e anche presso i critici non ha riscosso consensi (tanto che la bellissima Bond-girl si è meritata addirittura il poco lusinghiero Razzie Award per la peggior interpretazione dell'anno).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.