Dopo il 25 luglio venni a sapere, con mia meraviglia, che tutti quegli Antifascisti (ma fascisti o fascistizzati) avevano lavorato loro, soltanto loro, per far cadere il fascismo. Io temo di intuire che essi si erano organizzati per l'eventuale caduta del fascismo; e non per fare cadere il fascismo. Siamo giusti. Il fascismo l'hanno fatto cadere gli Inglesi (filo-fascisti fino al 1935) gli Americani, i Russi e i Fascisti meno stupidi e meno delinquenti; mentre il Re ha saputo dare con molta eleganza e con fascistica-antifascistica furberia, lo sgambetto finale a Mussolini. Quanto alla massa degli Antifascisti - via, siamo franchi: apriamo il nostro cuore! - la loro innocenza per la caduta del fascismo è quasi completa.
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Benché abbia sempre nutrito dal 1927 in poi, il desiderio di uscire dall'Italia, e diventare un cosiddetto fuoriuscito; mai l'ho portato ad effetto. E per queste ragioni: 1) amor di patria (per quanto fossi persuaso dell'antipatriottismo del fascismo, sempre mi ha ripugnato il fatto di dovermi voltare contro i miei compatrioti, e in definitiva contro il mio stesso Paese che salvo errori del mio intelletto, della mia visione sentimentale, e del mio umore incerto, ho spesso creduto di riconoscere come effettivamente inquinato, nel maggior numero delle coscienze, di corruzione fascista). 2) Poca fiducia nell'antifascismo militante, per me, colpevole allora e poi (da quel poco di informazioni che le mie possibilità, il mio umore potevano raccogliere) di aver lasciato nascere il fascismo, di essersi talvolta compromesso con esso, e persino, in taluni dei suoi rappresentanti, di essersi macchiato di tradimento della libertà, e di aver aperto intelligenza col sopruso fascista. E soprattutto colpevole di indecisione, di debolezza e di cortezza di mente. Colpevole infine di fascismo, è cioè di essere influenzato inconsapevolmente da esso, o per acidità, o per risentimento, o per mancanza di iniziativa, di vita, di creatività. Colpa che può trapelare più viva ora e (speriamo di no) in seguito.
Responsabile di non aver fatto cadere il fascismo, e di gloriarsi di un ancora assai problematico avvento della libertà attraverso lo sfacelo della Patria. Accusabile, nel numero stragrande dei suoi membri di prima del 25 luglio, di essersi organizzato per la caduta del fascismo e non per far cadere il fascismo.
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