Generali e Agricole provano ad ammorbidire la stretta dellAntitrust sul patto di consultazione che blinda l11% di Intesa Sanpaolo. Fino alla fine di giugno laccordo è «sospeso», ha annunciato lad delle Generali, Giovanni Perissinotto. Un congelamento «di fatto», non giuridico, con cui Trieste e Parigi sperano di facilitare linizio del confronto con lAuthority atteso per la prossima settimana. La misura consiste «nella sospensione volontaria fino al 30 giugno delle consultazioni tra le parti previste dal patto», hanno precisato i due gruppi aggiungendo che il tutto è già stato comunicato a Roma. E lAgricole ha fatto sapere di essere al lavoro per identificare una soluzione che confida di presentare presto. Un aggiornamento del patto che prenda in considerazione «gli interessi di tutti e che sia coerente con la posizione dellAntitrust». Fino a ieri sera, tuttavia, negli uffici di Antonio Catricalà non cera alcuna traccia delle buone intenzioni del Leone. Senza contare che Generali aveva proposto allAuthority la carta della «sospensione» già nelle scorse settimane, ma non per questo lAntitrust ha rinunciato ad avviare la procedura di inottemperanza contro Intesa Sanpaolo: per la banca di Corrado Passera il rischio è una multa da 500 milioni a 5 miliardi. LAuthority ha quindi già fatto capire di ritenere insufficiente una semplice «sospensione», al contrario laccordo andrebbe o disdettato o ammorbidito al punto tale da non essere più funzionale allesigenza dellAgricole di evitare nellultima trimestrale una maxi svalutazione sulla quota Intesa (5,9%). «Da tutte le parti cè interesse a far sì che la questione si componga in maniera positiva», ha insistito Perissinotto ravvisando un comune «intento conciliatorio».
Il manager ha preso la parola ai margini della presentazione del bilancio di sostenibilità delle Generali: 12 miliardi la ricchezza generata dalle attività svolte. «Aspettiamo gli eventi e che la saggezza prevalga», aveva commentato in mattinata Giuseppe Guzzetti, grandi azionista di Intesa con Cariplo. La Fondazione milanese, insieme agli altri Enti soci, ha chiesto un parere legale sulla vicenda atteso per la prossima settimana.
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