Anziano ebreo accoltellato sotto casa, è giallo Il killer ha colpito per uccidere e lasciato i soldi

Resta un mistero l’omicidio di Rafael Coen, di 75 anni, commerciante appartenente alla comunità ebraica romana, trovato cadavere nella serata di lunedì nella portineria dello stabile di via Lanciani, nel quartiere Nomentano, dove abitava da anni. A dare l’allarme è stata una vicina che si era accorta del corpo nella gabbiotto della portineria.
In un primo momento si era pensato a un infarto ma il medico legale che ha certificato il decesso ha trovato sul petto dell’uomo una profonda ferita da arma da taglio. Ieri i carabinieri del nucleo operativo hanno ascoltato per tutta la giornata di ieri parenti e amici della vittima per capire se nei giorni scorsi Coen avesse avuto discussioni o liti con qualcuno.
Secondo quanto si è appreso nessuno nello stabile ha notato persone sospette anche se non si esclude che l’assassino abbia atteso il rientro dell’anziano nello stabile. L’arma del delitto non è stata rinvenuta, neppure dopo l’ispezione compiuta nei cassonetti della strada sulla quale si affaccia il palazzo. Unica traccia, alcune macchie di sangue trovate sul luogo del delitto. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista, anche se l’ipotesi della rapina è tramontata: nel portafogli della vittima, rinvenuto addosso al cadavere, sono stati trovati 300 euro.

Cohen, che lascia moglie e tre figli ed era contitolare di una attività commerciale di abbigliamento, apparteneva a una famiglia religiosa ed era molto conosciuto nella comunità ebraica romana in quanto ricopriva un ruolo laico con facoltà di impartire benedizioni al popolo. «È singolare - hanno commentato alcuni esponenti della comunità israelita della capitale - che un episodio del genere sia avvenuto nello stesso giorno della visita di Netanyahu a Roma».