Anche Millard Fillmore, come Andrew Jackson, è stato un presidente che s'è fatto da sé. È partito da un villaggio di frontiera per arrivare al centro del potere. Nella storiografia legata alla sua gioventù ci sono praticamente due cose: la vita difficile in una famiglia di contadini e l'amore con la sua insegnante, Abigail Powers, che poi diventerà sua moglie.
L'inizio dell'ascesa, come per molti suoi predecessori, è arrivato con gli studi di diritto e l'inizio della carriera da avvocato. Dai tribunali alle aule della politica: eletto al Congresso, nella Camera dei rappresentanti, nel 1848 si candidò alla vicepresidenza. Diventò numero due degli Stati Uniti e da vicepresidente guidò il Senato e poi si ritrovò con l'intero Paese tra le mani al momento della morte del presidente Taylor. Era il 1850. Anni importanti quelli dell'amministrazione Fillmore, più che per l'impatto personale del presidente per quello che accadeva intorno: cominciavano le prime dispute politiche e sociali tra gli Stati che sostenevano la schiavitù e quelli che erano antischiavisti. La divisione era sostanzialmente geografica: i primi al Sud, i secondi al Nord. Ecco, Fillmore si mosse in bilico. Una mano di qua e una di là: la concessione al Nord del bando del commercio degli schiavi (non del possesso, però) ma anche la firma della legge che consentiva di dare la caccia agli schiavi fuggiti. Il Fugitive Slave Act era un modo di tenersi buono il Sud. Fu una legge molto contestata, ma nonostante le diverse pressioni nordiste il presidente non mollò mai la presa.
Ma non c'è solo questo negli anni della sua amministrazione. C'è anche l'idea di aprirsi verso Ovest. Prima di tutto decide come gestire il territorio conquistato con la guerra contro il Messico degli anni precedenti: nascono così altri due Stati, lo Utah e il New Mexico. Confinano con la California e permettono lo sbocco verso il mare. Fino ad allora, l'America aveva guardato sostanzialmente all'Atlantico: scambi commerciali con l'Europa, alleanze (dopo le guerre) con l'Europa, accordi con l'Europa.
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