Riad Segnali preoccupanti di ribellione sullonda inaugurata col nuovo anno in Tunisia arrivano anche dallArabia Saudita: per oggi un gruppo di oppositori attivo su Facebook e per mezzo di e-mail ha proclamato una giornata della collera simile a quelle che nei mesi scorsi hanno dato il via alle rivoluzioni in numerosi Paesi arabi tra cui lEgitto. La monarchia saudita teme il contagio della rivolta da tempo in corso nel vicino emirato del Bahrein e nello Yemen e ha ufficialmente vietato le manifestazioni. Per loccasione sono stati mobilitati diecimila agenti, mentre lopposizione spera di portare nelle strade della capitale Riad e delle città delle province sciite (in cui risiede circa il dieci per cento della popolazione del regno) ventimila persone.
Nelle e-mail e nei messaggi che circolano da giorni su Facebook gli organizzatori hanno ipotizzato di far sfilare in prima fila le donne, per scongiurare eventuali scontri con le forze dellordine. Nelle scorse settimane, il re saudita ha usato la carta delle riforme per scongiurare le rivolte, annunciando interventi sociali da 36 miliardi di dollari. Ma non sembra essere una questione risolvibile solo con il denaro, quanto un problema sociale più profondo che richiederebbe soprattutto riforme politiche.
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