Aranciata troppo amara: a Cremona cinque anziani finiscono in ospedale

Ricoverati dopo avere ingerito candeggina finita in alcune bibite alla spina: per fortuna non sono in gravi condizioni. Scattata l'inchiesta, si raccolgono testimonianze. Ma il giallo dell'aranciata non ha ancora un colpevole. Almeno per ora

Un'aranciata decisamente troppo amara. Per fortuna senza conseguenze letali. Sono stati infatti tutti dimessi i cinque pazienti del dipartimento anziani della Fondazione Sospiro di Cremona, ricoverati in ospedale dopo avere ingerito candeggina finita in alcune bibite alla spina.
La candeggina contenuta nel succo di arancia servito ai pazienti dal personale dell'istituto, non sembra aver provocato conseguenze sullo stato di salute dei cinque anziani lo avevano sorseggiato. I vertici della Fondazione Sospiro - decisi a fare chiarezza sulle cause e sulle responsabilità - già hanno avviato un'indagine interna: nel giro di pochi giorni verranno ascoltati tutti i dipendenti in servizio nella giovedì nel reparto anziani.
Inoltre è stata interpellata la ditta esterna che si occupa della gestione dei distributori di bevande: poche ore prima uno dei suoi tecnici aveva effettuato le consuete operazioni di pulizia del dispenser delle bibite alla spina, utilizzando, come da procedura, proprio la candeggina.
Gli anziani coinvolti avevano subito lamentato il pessimo gusto delle bevande, spingendo il personale ad assaggiarle e a bloccare la distribuzione. Poi erano stati trasportati all'ospedale per accertamenti.

Sono rimasti sotto osservazione per tutta la notte senza dare segni di malesseri particolari: portate a termine le analisi del caso, sono potuti tornare al reparto della Fondazione. Ma il giallo dell'aranciata non ha ancora un colpevole. Almeno per ora.

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