Architettura Tre romani alla conquista della Biennale di Pechino

Sono tre gli architetti romani che hanno partecipato alla Biennale di architettura di Pechino che si chiude oggi nel nuovo Beijing Design Park 751, una ex zona industriale dismessa della metropoli, oggi riqualificata in zona espositiva. Il tema della rassegna quest’anno è l’Ecological City Building, focus sulle soluzioni architettoniche e stilistiche per l’abitare eco-sostenibile.
I tre progettisti romani che hanno avuto l’opportunità di mettersi in mostra nell’importante vetrina asiatica sono Firouz Galdo, Guendalina Salimei (T-Studio) e Susanna Nobili. Galdo ha una particolare esperienza nella progettazione di spazi per l’arte e sale di spettacolo che ha elaborato anchedurante gli anni in cui ha realizzato importanti scenografie. Il suo studio (Officina del disegno) ha al suo attivo piu di 200 opere tra nuove costruzioni e riusi di committenza pubblica e privata: tra essi la risistemazione del Palazzo delle Esposizioni la Gagosian Gallery, entrambi a Roma. La Salimei con il suo T-Studio si occupa di urbanistica e architettura e ha tra i più recenti lavori la riqualificazione dell’area monumentale del porto di Napoli e la ristrutturazione del Corviale a Roma.

La Nobili ha iniziato la propria attività nello studio di Pierluigi Nervi a Roma e ha nel suo curriculum progetti segnati da una forte sensibilità ambientale e dall’interesse verso la luce come materiale e contenuto progettuale. A Roma tra l’altro ha realizzato la Gipsoteca del Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma, e ha restaurato il complesso monumentale di San Michele a Ripa, e Villa Lazzaroni.

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