Argentina, ok della Consob allo «swap» dei bond

La Consob e l’authority del Lussemburgo hanno fatto pervenire ieri al governo argentino la loro autorizzazione per lo swap dei bond in default per 18,3 miliardi di dollari, 4,5 dei quali in mano di investitori italiani, per cui l’operazione verrà lanciata formalmente lunedì prossimo. Lo ha reso noto il sottosegretario alle Finanze Hernan Lorenzino, che ha anche reso noto che, contemporaneamente al lancio dell’offerta, a partire da lunedì cominceranno anche i road show nei Paesi interessati e, quindi, anche in Italia. Dopodomani, venerdì 30 aprile, verrà presentata l’offerta che prenderà il via lunedì 3 maggio, data in cui cominceranno a decorrere i termini per gli investitori che volessero aderire allo swap dei bond argentini in default.
L’ok della Consob e dell’authority del Lussemburgo, preceduto da quelli della Sec Usa, della Germania e del Giappone, è arrivato all’indomani di un’attesa risoluzione del giudice di New York, Thomas Griesa, che ha rigettato una richiesta di un gruppo di investitori individuali - tra i quali, con tutta evidenza, alcuni italiani - che, secondo gli analisti, ha spianato definitivamente la strada al via dato al concambio.


Secondo gli analisti, sembrava che l’Argentina volesse aspettare qualche giorno, alla luce dei problemi nei mercati finanziari creati dalla crisi greca - che inciderebbe sul valore dei bond con i quali verranno sostituti quelli in default - ma evidentemente ha fretta di concludere l’operazione.

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