
Debora Massari (nella foto), figlia del famoso pasticcere Iginio, potrebbe presto entrare nella giunta della Regione Lombardia. Per lei, che non è iscritta a Fratelli d'Italia ma che conosce bene Arianna Meloni, sorella della premier e capo della segreteria politica del partito, sarebbe pronto l'assessorato al Turismo, Moda e Marketing Territoriale dove subentrerebbe a Barbara Mazzali. Un cambio ufficiosamente motivato dalla volontà di rilanciare su delle deleghe chiave a pochi mesi dalle Olimpiadi di Milano Cortina, ma che in realtà serve a FdI nel gioco degli equilibri tra le diverse correnti. Debora Massari, 50 anni, non è soltanto una "figlia di". Da 25 anni affianca il padre nell'azienda di famiglia che gestisce a Brescia insieme al fratello Nicola. Amante del tennis, oltre a essere una grande pasticcera, è anche una delle influencer del food più seguite del Paese, con un profilo Instagram da oltre 700 mila follower. L'avvicendamento oggi appare quasi come cosa fatta, anche se sul tavolo del governatore Attilio Fontana, da sempre poco propenso a un rimpasto esteso, non è arrivata ancora nessuna richiesta ufficiale. Il nome di Massari sarebbe caldeggiato da Arianna Meloni che venerdì sarà a Milano dove incontrerà gli eletti al Pirellone prima di partecipare a un evento a Opera con l'europarlamentare Carlo Fidanza. Una presenza dal sapore dell'investitura per Fidanza, il nome forte di FdI per la Lombardia. Se il Veneto, come sembra, resterà alla Lega, sarebbe praticamente scontato per i meloniani prenotare il Pirellone, con le Regionali che potrebbero essere anticipate di un anno e accorpate alle Politiche nel 2027. A quel punto Fidanza sarebbe in pole position per il ruolo di governatore.
Mazzali, invece, rientrerebbe in Consiglio regionale a scapito di Giorgio Bontempi, il primo degli eletti arrivato in Aula quando "lady carabina", il soprannome dovuto ai suoi rapporti con il mondo dei cacciatori, venne nominata in giunta. Un cambio che risveglierebbe anche gli appetiti di Forza Italia, che rivendica una grande crescita al Pirellone dove la pattuglia azzurra conta su dieci consiglieri (a inizio legislatura erano sei) con ingressi dalla minoranza ma anche dalla maggioranza. FI ha già chiesto a Fontana qualche piccolo aggiustamento e adesso aspetta un "segnale" dal governatore. La compensazione potrebbe arrivare in giunta ma anche con qualche casella pesante in Consiglio. Su Mazzali si sono già scatenati i rumors, con chi scommette - in caso di "retrocessione" - su un suo possibile approdo nella Lega.
In vista di Pontida, il Carroccio, intanto, si prepara a una due giorni durante la quale Fontana, consiglieri e assessori si riuniranno con i cinque ministri, tutti lombardi. Una specie di "ritiro", per fissare un'agenda per il Nord e definire insieme le strategie per il prosieguo della legislatura.