Arriva «Mare sano» per studiare l’inquinamento

Scatta in questi giorni il progetto intitolato «Mare sano?» realizzato dall'Acquario di Genova in collaborazione con Arpal che fornisce ai bagnanti la situazione dell'inquinamento delle acque sul litorale della provincia genovese.
L'iniziativa prevede l'affissione, in trenta su centoventi stabilimenti balneari, di pannelli informativi relativi alla qualità delle acque marine con tutti i valori e i limiti di legge grazie ai dati forniti in tempo reale dagli esperti dell'agenzia per l'ambiente ligure. Se la situazione va bene vengono messi sui cartelli, con degli appositi autoadesivi, i bollini blu. Mente se sono riscontrati problemi viene applicato il bollino rosso. I pannelli vengono aggiornati almeno un paio di volte al mese grazie anche ai contributi dell'Autorità portuale di Genova, della Capitaneria di porto, del Comune di Genova, della Fondaizone Amga, della provincia di Genova, della Regione Liguria, dell'Università degli studi di Genova.
Inoltre il progetto prevede l'affissione di manifesti con una sorta di decalogo per i bagnanti. Ecco alcuni dei consigli degli esperti. Tenersi informati sullo stato delle acque dove si fa il bagno consultando il pannello e consultando il sito www.arpal.org alla voce balneazione. Ricordarsi che la salute del mare dipende anche dal proprio comportamento a terra, usare quindi prodotti non inquinanti e biodegradabili praticando anche la raccolta differenziata.

Non gettare rifiuti nei corsi d'acqua e in mare, ricordarsi che i sacchetti di plastica impiegano 450 anni per degradarsi e sono spesso mortali per tartarughe, delfini ed altri animali che li ingeriscono. Tenere presente che saponi e oli abbronzanti possono influire negativamente sui parametri di valutazione dello stato delle acque. \

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