Roma - Lo Yemen, patria della famiglia di Osama bin Laden, è stato negli ultimi anni teatro di un’ondata di violenza fondamentalista. Il governo ha combattuto gli estremisti, che si annidano nella maggioranza sunnita, con l’aiuto delle forze statunitensi, con base nello stretto di Bab al-Mandab. Ecco una cronologia dei principali attacchi che hanno colpito il Paese, noto alle cronache anche per i rapimenti di turisti stranieri.
Ottobre 2000: un battello imbottito di esplosivo viene lanciato
contro il cacciatorpediniere statunitense Cole al largo del
porto di Aden, Yemen meridionale. Nell’attacco, attribuito ad
al Qaida, muoiono diciassettene marinai Usa.
Ottobre 2002: un’imbarcazione esplode contro la petroliera
francese Limburg: muoiono un componente dell’equipaggio di
nazionalità bulgara e altri 12 rimangono feriti.
Marzo 2003: uno yemenita apre il fuoco contro i lavoratori di
un impianto petrolifero petrolifero nella provincia orientale
di Shabwah e uccide un canadese in un impianto.
Settembre 2006: le forze di sicurezza sventano un grande attentato suicida contro due raffinerie. Una guardia di sicurezza e quattro kamikaze muoiono negli scontri tra terroristi e forze di sicurezza.
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