Attenzione, arriva Stephen Fry l’avvocato buono

Visita sul set di «Kingdom», la serie campione d’ascolti in Gran Bretagna. I nuovi episodi attesi nella prossima stagione su Hallmark di Sky

Attenzione, arriva Stephen Fry l’avvocato buono

da Swaffham (Norfolk)

C’è uno scorcio di Inghilterra a tre ore da Londra finora sconosciuto al piccolo schermo. Si chiama Swaffham e sembra un set costruito ad arte. Villette ingentilite da giardini fioriti che si susseguono ordinate lungo le stradine dove passeggiano vecchietti col bastone e giovani donne vestite a fiori; una grande piazza con le panchine, cabine del telefono rosse fuoco (in Inghilterra ancora esistono) e persino un piccolo cimitero da antologia di Spoon River. Non a caso proprio qui, in questi giorni, si girano i sei episodi della seconda stagione di Kingdom, il legal drama che quest’anno ha fatto innamorare gli inglesi (in più di sei milioni hanno seguito fedelmente la prima serie sul canale Itv) e che dal 4 settembre tornerà in Italia su Hallmark (canale 136 di Sky). La serie racconta le vicende professionali e private di Peter Kingdom, corpulento e sorridente avvocato dell’immaginario villaggio di Market Shipborough nel Norfolk, sulla riva del Mare del Nord. Kingdom è un uomo buono che cerca di risolvere con il cuore, prima che con la legge, i problemi dei suoi clienti, ma anche quelli dei suoi strampalati familiari, dalla vecchia zia un po’ fuori di testa alla problematica sorella. È simpatico e comprensivo, ma in segreto si logora per la perdita del fratello, suo ex socio in affari, suicidatosi in mare. Ed è proprio sulla riva del Mare del Nord che l’avvocato si rifugia per riflettere. Qui il paesaggio diventa drammatico. Una spiaggia sterminata sotto un cielo ingombro di nubi plumbee, da cui filtrano raggi di luce intensa che fanno brillare la sabbia bagnata dalle acque smosse con violenza dal vento, freddo anche in questo luglio così afoso. Nei panni di Peter Kingdom «tipico inglese che guida una vecchia macchina e vive in una grande casa», come lo descrive in una pausa dalle riprese il creatore del telefilm Simon Wheeler, c’è Stephen Fry, (lo abbiamo visto, fra le altre cose, interpretare il protagonista del film Wilde, 1997). Attore brillante e insieme malinconico, Fry ha molto in comune con l’avvocato protagonista della serie, sostiene Wheeler, «a cominciare dall’amore per il Norfolk. Come Kingdom, è stregato dai paesaggi di questa contea e ama profondamente vivere in una piccola cittadina, salutare le persone che incontra per le strada». In Italia i primi sei episodi sono stati trasmessi in primavera, registrando ascolti superiori alla media di Hallmark. Così il canale li riproporrà tra il 4 e il 9 settembre, in attesa dei nuovi, in programma per gennaio 2008. «Kingdom in fondo è uno stereotipo», prosegue Wheeler. «È il perfetto avvocato di campagna della borghesia inglese.

Ma i telespettatori si sono affezionati a lui perché, dietro l’apparenza, è una persona comune alle prese con i problemi di tutti i giorni. Tra i commissari supereroi delle megalopoli e le frenetiche corsie d’ospedale proposte dalle serie americane», conclude, «di un po' di normalità sentivano il bisogno».

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