In attesa dell’Inter in città sfilano le fanfare

È il giorno della parata dei bersaglieri e dell’ultima partita di campionato. Quella in cui l’Inter scenderà in campo per giocarsi lo scudetto, ora che è in vantaggio di due punti sulla Roma. Milano si prepara alla sfilata dei fanti, in attesa di avere notizie da Siena. Si comincia alle 8 del mattino con il raduno dei bersaglieri a Porta Venezia e poi da qui per le vie del centro, corso Venezia, piazza San Babila, corso Europa, piazza Fontana fino al Duomo. Ci saranno il ministro Ignazio La Russa e 100mila persone ad assistere alla manifestazione e per evitare che la piazza si trasformi in una «panineria» a cielo aperto, ieri sono stati allontanati sette baracchini e il vicesindaco De Corato, insieme al comandante dei vigili Mastrangelo, ha già predisposto un presidio di trenta agenti della polizia locale. «Non solo per garantire il tranquillo svolgersi della manifestazione - spiega il vicesindaco -. Ma anche per salvaguardare l’ordine pubblico. Visto che la piazza nel pomeriggio potrebbe essere affollata dai tifosi».
Potrebbe, già. Il condizionale è d’obbligo, la scaramanzia un rito necessario prima della partita per i tifosi. Ma la città è pronta ad accogliere una vittoria. «Ho chiesto la disponibilità del consiglio di zona 1 - spiega Alan Rizzi, assessore comunale allo sport - e ho messo a disposizione dei giocatori dell’Inter la terrazza dell’assessorato, vicino all’Arengario. Gli uffici all’Inter Channel, il mio alla Rai e quello del direttore di settore a Mediaset. È un modo in più per promuovere la città». Oltre all’esito della partita, c’è anche un’altra incognita da valutare per questa sera. E questa volta dipende dall’allenatore dei nerazzurri. «Non so se Mourinho darà la possibilità ai giocatori di far festa - continua Rizzi -. O se invece preferisce tenerli in tensione per la partita di sabato prossimo con il Bayern. Dallo staff dicono che eventuali festeggiamenti sono in forse». Non è come l’anno scorso, quando la vittoria dello scudetto coincideva con la fine della stagione. Allora non c’era motivo di preservare le energie e la concentrazione, adesso invece c’è un altro match molto più atteso per alcuni, che è quello di sabato 22 a Madrid contro il Bayern Monaco. «Sono lapidario: si parla del prepartita e della partita - dice il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri con la scaramanzia di un tifoso nerazzurro -. Il post partita si vedrà e si vivrà».
Il pensiero va subito a sabato prossimo, alla finale di Champions a Madrid. «Ci siamo preparati di più per questo evento - continua Rizzi -. In piazza ci saranno i megaschermi che invece non ci saranno stasera. Inizieremo a trasmettere dalle 19.30 d’accordo con la Curia, appena finite le messe. L’Inter Channel farà una piccola programmazione per il pubblico e pare ci sia uno sponsor che si prenderà la terrazza dell’Autogrill da dare forse ai giornalisti».


Giura Rizzi che ci sono tantissimi italiani che lavorano all’esterno che hanno già prenotato il viaggio di ritorno per essere qui a Milano a festeggiare. «D’altronde sono 38 anni che i tifosi aspettano questa finale... ».

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