Pucci vince l'Ambrogino d'oro: "Sono l'unico comico di destra"

Il comico milanese verrà premiato a Milano, ma la sinistra protesta. Lui ignora le critiche e rilancia: "Io unico comico di destra". E Silvia Sardone rivendica di aver segnalato la sua candidatura

Pucci vince l'Ambrogino d'oro: "Sono l'unico comico di destra"
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"Sono l'unico comico di destra". Andrea Pucci lo ha sempre rivendicato, "anche quando era difficile farlo". Sarà per questo che ai compagni - convinti forse di avere il monopolio pure sulla comicità - non è mai piaciuto. Ora che il suo nome è nell'elenco dei premiati con l'Ambrogino d'oro per l'anno 2023, gli stessi progressisti sono imbufaliti. Scandalizzati. Dal pulpito della sinistra, sostengono infatti che l'attore milanese non sia degno della prestigiosa benemerenza, nella sua storia assegnata anche altre volte a personalità dello spettacolo. Nulla di nuovo, dunque; eppure qualcuno è riuscito a polemizzare pure sul riconoscimento al cabarettista e volto televisivo.

Sui social, dove tutti si sentono in dovere di dire la loro, è scoppiato in particolare il caso. "Premiare un 'sedicente' comico significa sdoganare quelle che sono offese sessiste e omofobe come battute", si legge in uno dei vari commenti critici. L'accusa rivolta dai detrattori ad Andrea Baccan - in arte Pucci - è infatti quella di aver pronunciato o scritto in passato battute offensive. Tra gli episodi recriminati, in particolare, un commento al vetriolo sull'estetica di Elly Schlein. Per carità, magari non tutte le ironie riescono al meglio, ma - chissà perché - chi critica il cabarettista dimentica di menzionare i teatri pieni e gli spettacoli televisivi in prima serata che pure fanno parte della sua lunga carriera. A ciò andrebbero poi aggiunte le diverse iniziative benefiche alle quali l'artista ha preso parte, anche recentemente, con alcuni colleghi.

Ma siccome non piace alla sinistra, Pucci è di colpo stato trasformato in un guitto di quart'ordine indegno dell'Ambrogino. Lui, però, non si è fatto scoraggiare troppo dalle critiche e, anzi, in un'intervista a Libero ha rilanciato: "Questo premio certifica l’amore che ho per la mia città e che la gente ha evidentemente capito. In più, rappresenta 30 anni di carriera in cui ho sempre osannato le virtù della mia città e di coloro che la abitano". E ancora: "Lo dico senza timore, io sono l’unico comico di destra, mi conoscono tutti sotto questo aspetto". Poi la stoccata: "Cosa cambierei a Milano? Il sindaco".

A far rosicare ulteriormente i detrattori, un post pubblicato dall'eurodeputata leghista Silvia Sardone, che sui social ha rivendicato di aver caldeggiato la candidatura del comico all'Ambrogino.

"Il comico Pucci, amatissimo dal pubblico e da tantissimi anni protagonista in tv e nei teatri con grandissimi risultati, avrà l'Ambrogino d'oro a Milano su mia segnalazione. Bravissimo, anche per il coraggio delle tue idee!", ha scritto Sardone. Giù il sipario sulle polemiche pretestuose, o forse no.

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