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Chico Forti riabbraccerà sua madre. Il giudice gli concede il permesso

Il 65enne, rimasto in carcere a Miami (Florida) per 24 anni dopo una condanna all'ergastolo, a breve si recherà a Trento per incontrare dopo più di un decennio e mezzo l'anziana ultranovantenne: "Un atto di umanità"

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Chico Forti potrà riabbracciare sua madre, oggi 96enne, dopo 16 anni dall'ultima volta. A dare l'annuncio atteso è Andrea Di Giuseppe, parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella circoscrizione nord e centro America, che ha seguito in prima persona il caso Forti, facilitando il suo ritorno in Italia per finire di scontare la sua pena nel nostro paese. "Pochi minuti fa ho dato alla madre e al fratello di Forti la notizia che Chico ha ottenuto il permesso per visitarli". L'ex velista, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Dale Pyke, potrebbe lasciare il carcere entro questa settimana, accompagnato da una scorta formata da agenti di polizia penitenziaria.

"Ho 96 anni e ho resistito tutti questi anni per poterlo rivedere e abbracciarlo. Ancora non ci credo che c'è la possibilità". Maria Loner Forti, la mamma di Chico, si dice emozionata del fatto di incontrare nuovamente suo figlio dopo così tanto tempo. L'imprenditore trentino è rientrato in Italia lo scorso sabato dagli Stati Uniti dove è stato detenuto per 24 anni a seguito di una sentenza riguardante il delitto per cui il 65enne, adesso in carcere a Verona, si è sempre dichiarato innocente. Una volta rientrato in Italia per scontare la pena, anche grazie al lavoro del governo Meloni e della Farnesina, aveva trascorso la notte in cella nella casa circondariale di Rebibbia per poi essere trasferito nel comune scaligero, accolto dagli applausi degli altri detenuti. Il legale di Forti, l'avvocato Carlo Dalla Vedova, ha già depositato l'istanza di "visita per motivi umanitari" al tribunale di sorveglianza di Venezia, competente per territorio.

"Chico aveva incontrato l'ultima volta la madre sedici anni fa, dicendole che probabilmente non si sarebbero più rivisti - ha proseguito l'onorevole Di Giuseppe, sempre impegnato in prima linea nella tutela delle condizioni dei detenuti italiani all'estero -. Questa donna, oggi 96enne, ha resistito fino ad oggi solo per riabbracciare il figlio. Ringrazio il giudice di garanzia e gli avvocati per la celerità con cui è stato concesso questo permesso, un atto di umanità", conclude.

Chico Forti, dal carcere, era riuscito a parlare telefonicamente con la mamma e il fratello Stefano. Li ha tranquillizzati sul suo stato di salute e sulla sua sistemazione nella casa circondariale.

Ha affermato tra l'altro che si trova molto bene e che il rapporto con i compagni è ottimo, ironizzando sul paventato pericolo di ingrassare: c'è infatti un cuoco professionista che cucina molto bene un menù italiano, che gli mancava da tanto tempo. La sua speranza - come rivelato all'amico Andrea Di Giuseppe - è quella un giorno di "stare in Italia da uomo libero perché sono innocente".

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