- Sessantotto deputati repubblicani della Camera nel Montana hanno votato all'unanimità l'esclusione dall'aula di un'avversaria, Zooey Zephyr, unico transgender eletto. Lei (o lui) aveva accusato i colleghi di avere le mani sporche di sangue, loro hanno ritenuto avesse violato le regole e hanno approvato una mozione di censura che la terrà fuori dall’aula fino alla fine della sessione (il 5 maggio). Ora, due precisazioni: silenziare qualcuno è una cretinata, chiunque lo faccia; però non è vero che l’hanno “esclusa” a vita, si tratta di un regolamento parlamentare. Forse sciocco, ma legittimo. Anche i nostri deputati a volte vengono espulsi dall’aula quando esagerano con i toni.
- Il Pd perde altri pezzi. Dopo Borghi e Marucci, adesso anche Caterina Chinnici fa le valigie a tenta l’approdo in Forza Italia. Sia chiaro: non tutti i riformisti se ne andranno dal nuovo partito di Elly Schlein, altri continueranno a brontolare dall’interno (e forse per il segretario sarà pure peggio). Ma certo adesso Elly ha un tema politico mica da niente. Dovrà decidere se continuare la sua battaglia radicale, e rischiare di perdere un pezzo di partito. Oppure se frenarsi un po’ e rischiare di scontentare i duri e puri in stile sardine.
- Ps: Elly Schlein non può certo biasimarsi se questi se ne vanno. Tutto sommato quando Renzi era al potere, pure sbatté la porta in faccia e se ne andò altrove. Salvo ritornare all’ultimo minuto poco prima di queste primarie. Poi ditemi che il Pd non è un partito strano…
- Conte e Speranza verranno interrogati dal tribunale dei ministro di Brescia in merito all’inchiesta sul Covid portata avanti dalla procura di Bergamo. Resto della mia idea di sempre: condannare politicamente una stagione non brillante per il Paese non significa sperare che i giudici mettano in gabbia Giuseppi e il suo sodale. Evitiamo di far tintinnare ad ogni costo le manette
- La Chiesa è alla caccia dell’8x1000, le cui firme ormai da tanto tempo continuano a calare inesorabilmente. Ci sta. Però ha ragione mons. Giuseppe Baturi a dire che senza i servizi offerti dalla chiesa grazie all’8x1000 molte persone indigenti sarebbero senza rete di protezione. E a loro semmai dovrebbe pensare lo Stato. E non è detto ne abbia le capacità e le risorse.
- Elly Schlein in una incomprensibile intervista a Vouge dichiara senza problemi di essere seguita da una armocromista, cioè una persona che le dà consigli su come vestirsi. Primo appunto: non mi pare che i soldi siano stati investiti granché.
- Già, perché Elly giustamente questa persona la paga e manco poco. La armocromista Enrica Chicchio prende dai 140 euro ai 300 euro l’ora, anche se per Elly è stato scelto un forfettario. Io già me li immagino gli operai della Fiom che vanno in fila dall’armocromista tutti i venerdì pomeriggio.
- Perché il punto è questo: Elly si fa consigliare da questa professionista, pagando profumatamente una pratica "nata per le dive di Hoolywood", per cercare di apparire istituzionale ma anche - dice la Chicchio - in grado di piacere "alla sinistra", "ai giovani" e a chi piace la "sostenibilità". Mi pare un controsenso fare una cosa "da ricchi" per apparire vicini al popolo di sinistra. Ma magari sbaglio io: di sicuro era quasi meglio il cachemire di Bertinotti.
- Di una cosa sono certo: la mia armocromista si suiciderebbe dopo 3 minuti. Non distinguo il rosso dal verde.
- C'ha ragione Carlo Calenda, stavolta: "Come è noto io sono molto 'élite' ma vi giuro che ignoravo l'esistenza dell'armocromista come figura professionale. Colpa mia".
- Che poi l'intervista a Vougue va letta da cima a fondo. Scrive nell’attacco il collega: “Elly Schlein ha fatto alla politica quello che i Måneskin hanno fatto alla musica italiana. L’ha svecchiata, demascolinizzata e proiettata in un agone internazionale”. A parte che i Maneskin sono 3 maschi e non si capisce come avrebbero “demascolinizzato” la musica, a parte il fatto che sono ultragender. Ma poi perché a rendere meno maschia la politica ci avrebbe pensato Elly? Forse l'autore non ricorda che la prima leader di un partito si chiama Giorgia Meloni. E pure il primo premier donna porta il nome sempre di Giorgia Meloni. Sbaglio?
- Cara Elly, non è che i movimenti ecologisti, sindacali, per il diritto allo studio, in favore dei migranti e per il clima sono delle “lotte intrecciate” tra loro. É che la gente che partecipa ai cortei ecologisti, sindacali, per il diritto allo studio, in favore dei migranti e per il clima sono sempre gli stessi. Cioè elettori di sinistra. Che, però, purtroppo per te, fanno rumore ma non maggioranza.
- Io già me la immagino l’armocromista a stappare champagne grazie alla pubblicità gratuita ricevuta.
- Domanda dell’intervistatore: “Come si naviga in un ambiente di lavoro sciovinista?”. Ma che domanda è?
- Volete sapere chi c’è nel Pantheon ideologico di Elly Schlein? Ecco a voi l’elenco: Alexandria Ocasio-Cortez (la pasionaria che va alle feste dei ricchi con scritto ‘tassate i ricchi’), Jacinda Ardern (la premier neozelandese che si è dimessa perché non aveva “più l’energia” per stare al governo). E poi Greta Thunberg e Vanessa Nakate. Più che un Pantheon mi pare un incubo.
- Meta vola a Wall Street. I titoli del colosso di Mark Zuckerberg salgono del 15% dopo i ricavi del primo trimestre sopra le attese e previsioni migliori delle stime del mercato. Sarà forse che ha tagliato migliaia di posti di lavoro?
- Il governo va a sbattere sul Def. Dal punto di vista politico non significa nulla, visto che la maggioranza è solida. Ma da un punto di vista della macchina parlamentare sì: il governo non è andato tecnicamente “sotto” (191 voti contro 124), ma serviva la maggioranza assoluta e non c’era causa assenze eccessive. Ha ragione Meloni a definirlo “un brutto scivolone”. E ancora più ragione Giorgetti a bacchettare quei deputati “che non capiscono” e che hanno disertato il voto alla Camera. La figura peggiore però la fa Giovanni Donzelli, capogruppo alla camera di FdI, cui spetterebbe il compito di evitare che queste cose accadano.
- Anni di presunta Trattativa Stato-Mafia, anni di trasmissioni, articoli di giornale, illazioni, retroscena, sotterfugi e alla fine? Alla fine la Cassazione conferma l’assoluzione per Mori, Subranni, De Donno e Dell’Utri. Con buona pace del Fatto e di Travaglio. Saluti
- Un tizio ha cercato di far irruzione nella villa di Berlusconi urlando “è mio papà”. Fermato dai carabinieri, è stato arrestato con l’accusa di lezioni a pubblico ufficiale. Già conosciuto per alcuni problemi psichiatrici, ora lo attende un processo per direttissima. E anche il premio per lo scemino d’oro.
- Giorgia Meloni va da Sunak a Londra, altra tappa del suo tour internazionale. Forse Repubblica non se ne è accorta, ma quel premier che a loro dire doveva distruggere l’immagine internazionale del Paese sta seminando eccome nelle cancellerie internazionali. Non può andare d’accordo con tutti, certo, ma se la Gran Bretagna apprezza la tua politica economica (Sunak dixit) e gli Usa si fidano di te (lo si è visto con l’Ucraina), bisogna dire che sei già a buon punto.
- Ovviamente di tutto questo Repubblica si occupa solo di un gruppo di manifestanti “refugees
welcome” che si piazza di fronte al numero 10 di Downing Street e le urla “via fascista” e scemenze del genere. Il titolo giusto sarebbe: il cretinismo è un virus internazionale, i pirla abitano a Roma così come a Londra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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