"Schlein? Non sa nemmeno cos'è...". L'assurda difesa della Murgia

Sui social la scrittrice cerca di sottrarre la leader Pd dalle critiche. Ma la sua difesa appare alquanto bizzarra

"Schlein? Non sa nemmeno cos'è...". L'assurda difesa della Murgia

Non è radical chic, è che la disegnano così. Elly Schlein in realtà è popolare, vicina alla gente comune. Forse anche un po' sbadata in fatto di raffinatezze. E così piace tanto alla gente che piace. A suggerirlo è Michela Murgia, la quale sui social ha cercato di sottrarre la leader Pd dalle recenti polemiche per le sue affermazioni sull'armocromista. Pur di mettere in sordina le critiche alla deputata di origini luganesi, la scrittrice ha pubblicato lo screenshot di una chat con quest'ultima nel tentativo di dimostrare la sua "irrecuperabile" idiosicrasia verso tutto ciò che è chic ed elitario. La mossa, per quanto sperticata, merita una menzione.

"Questa è la donna che da dieci giorni stanno provando a far passare per radical chic", ha scritto Murgia nei giorni scorsi in una storia su Instagram. Contestualizziamo: la scrittrice si trovava sul celebre treno Orient Express e in chat aveva appena condiviso con l'amica Elly una delle raffinatezze riservate ai passeggeri. "Ti dico solo che anche il sapone in bagno è dentro a dispencer di Lalique", aveva fatto notare la drammaturga sarda, inviando la foto di un contenitore realizzato dalla famosa cristalleria di lusso parigina, produttrice anche di profumi. Replica del segretario dem: "Cos'è Lalique?". La risposta ha stupito e galvanizzato allo stesso tempo la scrittrice.

Screenshot Murgia

"Sei irrecuperabile, ora posto questo scambio", ha infatti commentato Murgia, rilanciando poi quella conversazione sui social. Obiettivo della bonaria mossa: dimostrare che Shlein non è affatto radical chic e anzi sarebbe ben lontana da quel mondo. Capirai. Pochi giorni prima, sulle pagine patinatissime di Vogue, Elly aveva confidato di affidarsi a un'armocromista e personal shopper per curare i propri look. "Abbiamo sostituito l'eskimo con un trench di taglio sartoriale", aveva spiegato la professionista, che per le sue prestazioni chiede fino a 300-400 euro l'ora. E le risatine per quello che era stato considerato un vezzo erano arrivate anche dai compagni del Pd.

"Se mi paga la metà di quanto prende l'armocromista io sarei in grado di proporre un risultato dal punto di vista cromatico anche migliore", aveva ironizzato il governatore campano

ed esponente dem, Vincenzo De Luca. Poi è arrivata Michela Murgia col suo soccorso rosso, anzi rosa - cioè tutto al femminile - per cercare di smontare quella narrazione. L'operazione non le è però riuscita più di tanto.

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