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"Non sono artisti". Cruciani sbotta: scontro in tv su Simba la Rue e Baby gang

Giuseppe Cruciani durissimo nei confronti di Simba La Rue e Baby Gang. Il giornalista si è scontrato in trasmissione con l'amico di uno dei due trapper

"Non sono artisti". Cruciani sbotta: scontro in tv su Simba la Rue e Baby gang

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Duro intervento di Giuseppe Cruciani sui giovani trapper condannati per la sparatoria avvenuta nel centro della movida milanese. Nell'ultima puntata di Dritto e Rovescio si è infatti parlato delle condanne ricevute da Simba La Rue e Baby Gang per i fatti verificatisi nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022. Ospite della trasmissione, Cruciani non ha fatto sconti ai due giovani che, malgrado le sentenze, non sembrano aver appreso molto dalla terribile vicenda. La domanda è quindi lecita: queste condanne sono realmente servite a qualcosa?

"Difficile chiamarli rapper"

Mohamed Lamine Saida, ossia Simba La Rue, e Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e 4 mesi e 5 anni e 2 mesi. Per Cruciani, tuttavia, ciò sarebbe servito a ben poco. "Guardando la reazione di uno dei due, mi sembra che se ne fo**a altamente della condanna. La realtà è che io faccio fatica a definire questi signori dei rapper, dei trapper, di gente che si occupa di musica perché si fa un grave errore a pensare di far rientrare nell'ambito della musica e dunque nell'arte signori che utilizzano la musica per altri motivi. Sono semplicemente dei delinquenti, e la questione musicale non c'entra niente", è stata l'opinione del giornalista.

"Bisognerebbe smettere di chiamarli trapper, rapper, che invece sono espressioni di una forma artistica. Siamo una società troppo permissiva per un certo punto di vista. Siamo inclini al perdonismo, siamo inclini a far recuperare tutti", ha aggiunto. "Mi infastidisce che questi due signori, come altri, vengano considerati artisti. No, sono dei criminali, violenti, almeno stando alle carte. Basterà la condanna? Io temo di no".

Scontro in studio

Ospite della trasmissione anche un amico di Baby Gang, conosciuto come sosia del trapper, che ha naturalmente preso le sue parti. A suo dire, Zaccaria Mouhib è e rimane un artista, perché sono in tanti ad ascoltarlo. "Lo ascoltano tutti, anche i tuoi figli", ha dichiarato, rivolgendosi a Cruciani. "Ma che vuol dire tutti?", ha obiettato il giornalista.

"Lo ascoltano tutti Baby Gang, pure la mia ex, che è tedesca!", ha continuato il ragazzo. "La sua musica rappresenta la strada, quello che lui ha fatto, che ha vissuto! E che magari tu non hai fatto!". "Per fortuna", è stato il commento di Cruciani.

Le condanne? Secondo il sosia di Baby Gang non servono a nulla, perché peggiorano solo le cose. "E quindi quando uno spara, e usa la violenza contro una persona, che cosa si deve fare?", ha domandato polemicamente Cruciani. "Sparare è sbagliato, ma se sei in difficoltà, cosa puoi fare?", ha ribattuto il ragazzo. "Io lo conosco Zac, è una persona in gamba, un bravo ragazzo. Zac è una brava persona".

Cruciani ha ribattuto di leggere solo quello che scrivono i giudici. "Ma i giudici possono dire quello che vogliono!", ha sbottato il giovane.

"L'Italia è fin troppo buona", ha concluso Cruciani.

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