Viva il Re, drag queen educano i bambini al “mondo nuovo”. Le parole della settimana

Viva il Re, perché sono monarchico, drag queen educano i bambini al “mondo nuovo”, insulti contro Arisa, applausi a Chiara Francini e intanto Erdogan... Ron DeSantis for president?

Viva il Re, drag queen educano i bambini al “mondo nuovo”. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web. Di seguito alcune delle notizie più cliccate della settimana rivisitate e corrette.

Viva il Re, perché sono monarchico

Ogni anno approfitto del 2 giugno per ricordare perché sono monarchico, non sono monarchico perché la repubblica è nata sui brogli elettorali, né perché la repubblica è stata creata per avere una creatura più malleabile dal capitale americano e non sono monarchico neppure perché sono creature figlie della repubblica antieroi come Saviano o i Ferragnez, non sono monarchico perché in Europa le monarchie funzionano molto bene, né perché mi piaceva Franz Joseph, alla fine sono monarchico perché non c'è più il Re.

Drag queen educano i bambini al “mondo nuovo”

E a proposito di ideologia capitalista americana che avanza, a Bari hanno fatto leggere favole a una drag queen, usiamo l'espressione “drag queen” per fare fumo intorno al termine “travestito”, perché se vi chiedessero “vuoi che tuo figlio si faccia leggere le favole da un travestito?” forse incontreremmo più no, e poco c'entrano le antiche forme teatrali di uomini che si travestivano, questa moda americana ha uno scopo ben preciso, a detta del suo stesso esecutore: “Penso che sia giusto cominciare a raccontare un mondo nuovo, avere una narrazione che non si rifaccia alle favole che andavano bene per una società contadina con una morale patriarcale, ma che possa dare un immaginario nuovo alle nuove generazioni”, ecco, volete che i vostri figli si facciano educare al “mondo nuovo” da uomini travestiti da donna, è questo il “mondo nuovo” che vogliamo costruire?

Insulti contro Arisa

E il modo in cui questa ideologia capitalista americana avanza ce lo mostra molto bene l'episodio che ha investito la cantante Arisa, che da anni aveva scelto di essere un'icona della fluidità sessuale, ma avendo espresso opinioni di area meloniana ed essendosi schierata contro l'utero in affitto è stata coperta di insulti, ecco, come ogni ideologia anche questa ha tolleranza a malapena per se stessa.

Applausi a Chiara Francini

Chi invece sembra non temere gli strali delle nuove e vecchie ideologie è Chiara Francini, che in un suo recente libro ha sparato a zero contro le ipocrisie della bipolarizzazione del pensiero unico capitalista, da un lato “i sinistri”, a cui “non gliene frega assolutamente nulla del comunismo, di Berlinguer, degli operai, del lavoro, dei diritti delle minoranze, della cultura come strumento rivoluzionario di rivendicazione. Gli interessa solo apparire di sinistra e quindi dalla parte del giusto”; dall'altro “i mancini”, quelli a cui “non frega nulla di sembrare colti. Vogliono solo essere e apparire ricchi”. Chapeau.

E intanto Erdogan...

Intanto Erdogan vince le elezioni e si garantisce altri cinque anni di potere, ora questo potrebbe sembrare un non-cambiamento, ma forse non lo è, se ascoltiamo attentamente le parole di Dario Fabbri, c'è una Turchia che coltiva e alimenta un grande sogno, forse stanco, ma che continua, il sogno di tornare ad essere una grande potenza, probabilmente in chiave anti-occidentale e i sogni spesso hanno un potere che va al di là persino dell'immaginazione.

Ron DeSantis for president?

Ma c'è una parte di America che di tutto questo non può curarsi, perché si avvicina la resa dei conti, le elezioni presidenziali

che potrebbero cambiare radicalmente le sorti dell'umanità, e Elon Musk e tutto un mondo che in Europa non arriva nei media sembrano molto determinati a far vincere Ron DeSantis, chissà chi vincerà, a noi non è dato scegliere.

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