I romani soffrono di mal dautobus. Mal di tram. Mal di metro. Altro che linea C e D, con laria che tira bisognerebbe scomodare tutte le lettere dellalfabeto e probabilmente neanche questo basterebbe per ovviare al disamore cieco che gli abitanti dellUrbe sembrano provare nei confronti dei mezzi pubblici. Un sentimento di astio quasi innato, si direbbe, e che poggia pure su motivazioni valide, mica solo sui soliti luoghi comuni. Ma che è anche, più semplicemente, una questione di cultura, un modo di pensare. Perché al romano standard lauto piace, gli piace sparare laria condizionata al massimo quando è estate, e fare lo slalom nel traffico in barba ai pullman arancioni che in quello stesso traffico, invece, ci rimangono invischiati per leternità. E chi se ne importa se poi uno quando arriva a destinazione il parcheggio non lo trova. Il parcheggio è genio, creatività, centra larte di sapersi arrangiare. Alla fine, insomma, si trova sempre. Questo lo scenario che emerge dai dati forniti dallOsservatorio Autopromotec, secondo cui nel 2008 in Italia circolavano 60 auto ogni 100 abitanti, più che in qualsiasi altro paese Europeo, mentre a Roma ne sono state contate perfino 68, ossia più che in qualsiasi altra parte dello Stivale.
Spetterebbe dunque al Lazio (a parimerito con lUmbria) il tasso di motorizzazione più elevato del Belpaese (bello sì, ma quanto smog) con ben 67 auto ogni 100 abitanti, qualcosina in più rispetto a Piemonte e Valle dAosta (ferme a quota 64) a cui va il secondo gradino del podio, mentre la Lombardia gravita a metà classifica, distaccata di ben 8 macchine. E se la capitale fa le veci del leone, aggiudicandosi il primato regionale nella regione più motorizzata di tutte, Viterbo non è messa affatto male, con 67 auto ogni 100 abitanti, e neanche a Latina (a quota 62) si possono lamentare. Numeri da capogiro, quindi, che spingono a chiedersi cosa vi sia dietro tanta abbondanza. E se è vero che da un lato pesano aspetti di natura burocratica - secondo Autopromotec nella cancellazione delle vetture da rottamare dal registro automobilistico si registrano ritardi che finiscono col gonfiare la consistenza del parco - è altrettanto vero che finora ha inciso linadeguatezza del trasporto pubblico. Da qui si ritorna a quel modo di pensare cui facevamo riferimento pocanzi e che eleva luso dellauto privata a necessità imprescindibile, contribuendo a denigrare il ricorso ai mezzi collettivi fino a equipararlo a rogna senza fine.
Lalta concentrazione di vetture riscontrata dallOsservatorio Autopromotec ne esce fuori, così, come un malcostume del quale non si può proprio fare a meno. E che non è privo di conseguenze negative: sullambiente, prima di tutto, sulla paralisi del traffico cittadino nelle ore di punta, e sulla sicurezza stradale. Per porre rimedio alla situazione le soluzioni di cui si parla sono quelle di sempre, non per mancanza di fantasia ma per la mancata concretezza che cè stata finora in questo ambito.
Auto Record a Roma: 68 vetture per 100 abitanti
LA CLASSIFICA Il Lazio vanta il tasso di motorizzazione più alto in Italia a pari merito con lUmbria, seguono a ruota Piemonte e Valle dAosta
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