Il World Endurance Championship (FIA- WEC) è la competizione motoristica che negli ultimi anni ha fatto registrare la crescita maggiore. Quest’anno sono ben 14 le case automobilistiche che con 37 vetture saranno impegnate in 8 gare nei vari continenti. Non trovando l’ingrediente segreto di questo successo, lo abbiamo chiesto a Frédéric Lequien, CEO del FIA WEC.
Prima volta di Imola, solo una alternativa a Monza o potremmo pensare a due tappe in Italia?
"Imola è sicuramente un'ottima opzione per il WEC, ci siamo già stati con la ELMS nel 2022 e ci ha regalato delle splendide gare. Vorrei, inoltre, menzionare Marco Panieri, Sindaco di Imola, Pietro Benvenuti, Direttore Generale del Circuito, e Giancarlo Minardi, Presidente dell'Autodromo, perché senza il loro aiuto, questo evento non sarebbe stato possibile. Per quanto riguarda il futuro del calendario, è un gioco di equilibri: dobbiamo avere il giusto mix di gare per garantire il meglio ai team. Credo che nel 2024 avremo un calendario molto interessante, con un mix di circuiti tradizionali e alcuni nuovi. Naturalmente stiamo parlando con altri circuiti e presto prenderemo una decisione sul calendario del prossimo anno".
Come sta influenzando la crescente adozione delle tecnologie elettriche e ibride nel settore dell'automobilismo sportivo il futuro del World Endurance Championship (WEC)?
"Il WEC non è mai stato così forte come in questo momento. Naturalmente è giusto rimanere umili perché la situazione nel motorsport può cambiare molto rapidamente. Tuttavia, Aston Martin ha dichiarato pubblicamente la sua intenzione di entrare nella categoria Hypercar a partire dal 2025 e quest'anno, solo nella categoria Hypercar, abbiamo nuovi ingressi da parte di Alpine, BMW, Isotta Fraschini e Lamborghini. I nostri regolamenti offrono un certo grado di flessibilità e aprono il campo anche a tecnologie ibride e biocarburanti: questo aspetto è molto interessante per i costruttori. La tecnologia deve riflettere la strategia delle case e credo che questo sia uno dei motivi per cui la griglia del WEC è così “in salute”. Stiamo parlando con diversi altri costruttori che hanno mostrato interesse a partecipare al nostro campionato, ma al momento ci stiamo concentrando sulla stagione 2024 e sulle gare emozionanti che abbiamo davanti.
In che modo il WEC sta lavorando per coinvolgere un pubblico più ampio e diversificato, tenendo conto delle mutevoli preferenze dei fan e delle tendenze di consumo nel settore dell'automobilismo?
"Cerchiamo sempre di ampliare i nostri accordi free-to-air in tutto il mondo e il recente prolungamento di due anni dell’accordo con il gruppo L'Equipe in Francia, che comprende canali televisivi, un sito web, un’applicazione, un quotidiano e una rivista, ne è la prova. Le trasmissioni in chiaro sono fondamentali per consentire al più ampio pubblico possibile di guardare il WEC. Poi c'è la nostra app, che offre ai fan l’opportunità di seguire la gara per intero dai loro dispositivi. Questo è particolarmente importante perché le nostre gare durano almeno sei ore e i tifosi potrebbero non avere il tempo di restare tutto il tempo davanti alla TV; l'app, quindi, consente una maggiore flessibilità nella visione delle nostre gare, in quanto possono essere seguite anche "in movimento". Stiamo anche investendo molto sui contenuti dei nostri social media, tra cui TikTok e YouTube. Abbiamo la serie WEC Full Access su YouTube che offre ai fan video esclusivi dietro le quinte e che si è rivelata un grande successo nelle ultime due stagioni".
Come vede il ruolo del WEC nel plasmare l'innovazione tecnologica nel settore automobilistico?
"È noto da tempo che le gare di durata sono un banco di prova per gli sviluppi futuri in diversi ambiti, tra cui la sicurezza, la frenata e le prestazioni del carburante. Dal 2022, il WEC utilizza l'"Excellium Racing 100" di TotalEnergies, un carburante 100% rinnovabile ricavato dai residui di vino dell'industria agricola francese. Siamo il primo campionato mondiale FIA a farlo e quindi credo fermamente che stiamo già contribuendo in modo concreto all'innovazione tecnologica nel motorsport. Inoltre, vorrei menzionare anche il nostro progetto Hydrogen MissionH24. Proprio la scorsa settimana abbiamo, infatti, annunciato che nella nostra gara di Spa-Francorchamps il mese prossimo scenderanno in pista la H24, un prototipo elettrico a idrogeno di MissionH24 che la nuova auto a idrogeno Alpine Alpenglow. Si tratta, quindi, di due veicoli a idrogeno che utilizzano due tecnologie diverse e questo conferma come i regolamenti dell’endurance siano aperti e di fatto incoraggino l’adozione di un’ampia varietà di soluzioni, in particolare a favore della transizione energetica".
Quali sono le strategie del WEC per mantenere un equilibrio tra le esigenze della competizione sportiva e l'attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale nel mondo dell'automobilismo?
"La sostenibilità è un tema molto importante e credo che al momento stiamo trovando un buon equilibrio tra questo aspetto e la competizione in pista. Ho appena parlato del nostro carburante 100% rinnovabile di TotalEnergies, che consente una riduzione immediata di almeno il 65% delle emissioni di CO2 delle auto in gara. Siamo stati anche il primo campionato mondiale FIA a vietare il riscaldamento degli pneumatici e siamo orgogliosi che la maggior parte delle nostre merci sia gestita via mare e non per via aerea. Il WEC ha anche introdotto un nuovo premio per la sostenibilità nel 2023 insieme a DHL, che rende obbligatoria la partecipazione all'iniziativa da parte di tutti i team coinvolti nel Campionato, in linea con l'intenzione del WEC e dell'ACO di lavorare sulla questione climatica coinvolgendo tutte le parti interessate. Non va poi dimenticata la Missione H24, che ho già menzionato, e tutto il duro lavoro dell'ACO e della FIA insieme per portare la nuova classe a idrogeno alla 24 Ore di Le Mans e al WEC in un futuro molto prossimo".
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