
Aveva contribuito a realizzare alcune delle vetture più iconiche (ma anche popolari) del Novecento, dalle italianissime Alfa Romeo, Fiat e Lancia, passando ad Audi e Bmw, così come alle più prestigiose Aston Martin e Ferrari.
Classe 1937, Ercole Spada era uno di quei designer che negli anni d’oro dell’automobile era già in grado di imporsi per personalità, oltre che indiscusse capacità. Diplomatosi perito industriale all’istituto Feltrinelli di Milano, dopo il servizio militare aveva preso in mano il futuro rivolgendosi direttamente a Elio Zagato che, incontrandolo, dopo solo un paio di domande, gli aveva subito offerto un ruolo nel suo atelier, all’epoca tra i più importanti del Paese. Lì aveva iniziato a disegnare i suoi modelli, a partire dal capolavoro DB4 GT Zagato del 1961; erano poi seguiti diversi vincenti capolavori, tutti realizzati per lo stesso studio: Lamborghini 3500 GTZ, Lancia Flavia e Fulvia Sport, Alfa Romeo 2600 SZ e soprattutto Giulia TZ e Junior Zagato.
Presto divenuto capo designer di Ford, aveva poi lavorato per Audi e Bmw, tornando in Italia per intraprendere una nuova avventura con l’I.D.E.A. Institute di Torino, per cui aveva firmato prima le Fiat Tipo e Tempra, poi Lancia Dedra, Delta tre porte e quindi l’Alfa 155.
Il 1993 porta con sé la firma di una Ferrari (la Testarossa Zagato F.Z. 93), personalissima reinterpretazione della supercar 12 cilindri di Maranello ipotizzata secondo le linee ispirate dalle vetture di Formula 1 e poi presentata al Salone di Ginevra.
Aveva quindi affiancato il figlio Paolo nell’esperienza con lo studio Spadaconcept, con il quale, nel 2007, aveva firmato la SVS Codatronca TS, proposta in versione definitiva al Salone di Montecarlo dell’anno seguente.
Solo pochi giorni fa, il mondo dell’auto aveva temuto il peggio in seguito all’incidente stradale che aveva visto coinvolto un altro grande esponente del design italiano, Giorgetto Giugiaro, tirando poi un sospiro di sollievo per le più rassicuranti, successive notizie pervenute.
La notte appena trascorsa, purtroppo, non ha portato altrettanto conforto ai primi rumors circolati in rete e così un altro pezzo di quel mondo sempre più inanimato a cui in tanti ci siamo appassionati, ha perduto l’ennesimo protagonista, uno dei più grandi.