Cronache

Autostrade, fermi in coda per due giorni

Autostrade, fermi in coda per due giorni

Franco Crosiglia

Venerdì da incubo sul nodo autostradale di Genova. E sabato ancora peggio. Una situazione che si è ripercossa sulla viabilità cittadina tenendo gli automobilisti in scacco per due giorni.
Venerdì il tutto bloccato è stato causato dagli interventi sul manto stradale dopo i danni causati da una grossa quantità di paraffina persa da un camion il giorno prima: il materiale oleoso s’è sparso da Sampierdarena verso Ventimiglia, sia sul primo tratto della A7 sia sulla A10 fino all’uscita dell’Aeroporto. «La difficoltà del risanamento è stata legata al tipo di materiale disperso - ha spiegato la società che gestisce il tratto autostradale -. La paraffina tende a rendere l’asfalto particolarmente scivoloso arrivando addirittura a scioglierlo». Per questo non si è potuto intervenire coi soliti trattamenti di lavaggio della pavimentazione, ma sono stati utilizzati mezzi speciali che hanno ripulito il fondo con getti di vapore, mentre in alcuni tratti si è proceduto addirittura alla grattatura dell’asfalto e alla realizzazione di un nuovo fondo stradale. Quindi: è stata esclusa inizialmente una corsia sia sul primo tratto della A7 sia sul percorso che va all’Aeroporto. Una chiusura parziale alla quale ha fatto seguito la chiusura totale del tragitto per due ore, dalle 10.37 alle 14.35, mandando in tilt la sopraelevata e l’Aurelia. Alle 14.35 è stato ripristinato il nodo su una sola corsia. Una riapertura parziale che ha avuto ben pochi riflessi positivi sulla circolazione e sulle auto in coda da ore. Solo nel tardo pomeriggio è stato ripristinato il traffico regolare dello svincolo, che ha impiegato diverse ore per smaltire definitivamente le code.
In serata è andata anche peggio per chi si trovava a transitare, provenendo da Savona, il tratto che percorre la Superba. All’altezza di Voltri i veicoli si sono trovati la strada sbarrata a causa dei lavori di insonorizzazione del tratto compreso tra Voltri e l’Aeroporto, che prevedono la realizzazione di un tunnel di materiale fonoassorbente e che, iniziati la settimana scorsa, andranno avanti fino al 22 dicembre con chiusura totale del traffico diretto a Genova dalle 22 alle 6 tutti i giorni escluse le notti di sabato e domenica. Una situazione questa che pone gravi e prolungati problemi di viabilità (non è possibile infatti in alcun modo deviare la circolazione sulla carreggiata opposta perché sono sfalsate, spiega la polizia stradale). Se nelle serate normali gli ingorghi rimangono a un livello sopportabile, venerdì è andato in scena il blocco totale per ore. Ed è anche iniziato lo scambio di accuse tra tutti gli enti coinvolti. Nel mirino soprattutto il Comune, ieri è stato il coordinatore regionale di Forza Italia a chiedere le dimissioni «della giunta e in particolare dell’assessore al Traffico Arcangelo Merella per la scandalosa gestione del traffico a Genova, che ha visto il suo apice in questi ultimi due giorni». L’altra sera i veicoli hanno impiegato oltre un’ora per percorrere i cento metri che separano il casello dal semaforo che immette nell’Aurelia. Una situazione che per molti sarebbe migliorabile con l’esclusione dei semafori e l’impiego di qualche vigile.
Ieri è stato il turno del tratto Masone-Ovada. Alle sette e mezzo due mezzi pesanti si sono scontrati nel tratto che sale verso Alessandria.

Uno dei due, che trasportava materiale infiammabile, si è incendiato e ha urtato lo spartitraffico creando problemi anche alla carreggiata opposta. Inizialmente è stata imposta l’uscita a Masone, ma alle 9, per l’intasamento, è stato chiuso anche l’ingresso di Voltri. Le code chilometriche hanno atteso fino alle 13.15 prima di iniziare a muoversi.

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