da Milano
Bruxelles «assolve» lItalia sulla questione delle concessioni che ha bloccato la fusione con la spagnola Abertis, ma mantiene un faro acceso sulle decisioni del governo: «Quando le autorità italiane applicheranno le nuove regole, allora il caso sarà chiuso e arriverà una decisione della Commissione» ha detto Jonathan Todd, portavoce del commissario europeo alla concorrenza, Neelie Kroes.
Nulla di nuovo, invece, per quanto riguarda il secondo fronte, ossia la procedura dinfrazione aperta dal commissario Charlie McCreevy, secondo cui la nuova disciplina sugli aggiornamenti delle tariffe autostradali e il rafforzamento dei poteri dellAnas violano le norme comunitarie sul mercato unico. «Chiaramente per noi il caso non è chiuso - ha detto il portavoce Oliver Drews - quindi se ne riparlerà in autunno». Tuttavia, Palazzo Chigi, almeno per ora, accoglie con «grande soddisfazione» la decisione della Ue, anche se il presidente della commissione Trasporti, leurodeputato della Margherita Paolo Costa, ammonisce: «la partita non è ancora finita».
Il comunicato della Commissione europea, in effetti, parla chiaro: la direttiva che sarà adottata dai ministeri delle Infrastrutture e dellEconomia non dovrà contenere altri ostacoli come quelli che hanno impedito le nozze fra Autostrade e Abertis. «Continuerò a monitorare la situazione - dichiara Neelie Kroes - per assicurare che in future fusioni transfrontaliere in questo settore, le aziende siano trattate in modo giusto e rispettando le regole europee». In particolare, la direttiva prevede che il parere sulloperazione debba essere dato entro 90 giorni dalla richiesta e che, in caso contrario, vale il silenzio-assenso.
Non per nulla, le dichiarazioni delle società interessate sono improntate alla prudenza.
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