Azioni Fiat alla ribalta: +8% in una settimana

Ieri superata la soglia di 14 euro. Gli analisti: Marchionne dovrà essere chiaro sugli investimenti. Il 7 novembre in Francia le altre intese con Psa

Pierluigi Bonora

da Milano

Fino a quando continuerà la corsa del titolo Fiat? «Movimenti ci saranno fino all’incontro di Sergio Marchionne con la comunità finanziaria. Poi si vedrà. Infatti bisogna vedere se il mercato sarà disposto a “pagare” i target di lungo termine che saranno illustrati l’8 e il 9 novembre a Balocco». Dal commento di un analista, raccolto dal Giornale, appare chiaro che a Balocco l’amministratore delegato della Fiat sarà sottoposto a un fuoco di fila di domande. Sull’attesa di obiettivi piuttosto aggressivi non mancano le perplessità. «Ci preme conoscere - sottolinea un altro operatore - il dettaglio degli investimenti sull’Auto e soprattutto su Iveco, alla luce delle nuove sfide che l’azienda di camion è chiamata ad affrontare in un mercato europeo non facile. Sull’Auto il top manager dovrà essere chiaro sul target di 3 milioni di veicoli nel 2010: dove intende produrli e con quali risorse?». Ieri, intanto, c’è stato un nuovo balzo delle azioni del Lingotto (più 4,18%) che hanno chiuso la giornata a 14,09 euro.
Ancora una volta i volumi sono stati sostenuti con 44,1 milioni di pezzi transitati, pari al 4% del capitale, contro una media di 15 milioni. Da inizio settimana il progresso messo a segno dal titolo Fiat è stato dell’8,28%, mentre da gennaio la crescita è stata dell’89,85%. Le azioni sono risultate le migliori dell’S&P/Mib e quarte dell’intero listino milanese. Come mercoledì, nonostante le secche smentite da Torino, anche ieri sono circolate voci su possibili operazioni straordinarie con al centro Iveco, Cnh e Ferrari. Lo stesso vale per una possibile fusione (pure più volte smentita) a monte della Fiat tra Ifi e Ifil.
L’attesa di conoscere gli obiettivi che l’amministratore delegato Marchionne ha posto per gli anni 2009 e 2010 resta comunque molto alta. Prima della due giorni di Balocco, sede del centro prove di Fiat Auto, una prima risposta arriverà giovedì prossimo quando il consiglio di amministrazione approverà i conti del terzo trimestre. La scadenza è da mesi sottolineata in rosso sull’agenda di Marchionne. «Solo dopo i dati del terzo trimestre - ha ribadito di recente il top manager - avremo più chiaro il nostro futuro». E in proposito le aspettative sono improntate sull’ottimismo, tant’è che Intermonte, nel report che ha concorso alla brusca avanzata del titolo, non ha avuto dubbi nell’evidenziare che «il meglio deve ancora arrivare».
Ma non è tutto: il 7 novembre, cioè la vigilia dell’appuntamento di Balocco, Marchionne volerà a Valenciennes, in Francia, per siglare con Jean-Martin Folz, il dimissionario presidente del Gruppo Psa, il rinnovo della cooperazione sui veicoli commerciali. Sarà una sorta di replica di quanto è già avvenuto lo scorso maggio nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti), quando i due top manager hanno battezzato i nuovi Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Citroën Jumper, investendo nel progetto più di 1,1 miliardi. Nella stessa occasione Fiat e Psa avevano anche annunciato che dal 2007 nell’impianto italiano di Cordoba, in Argentina, sarà assemblato un cambio che Peugeot e Citroën utilizzeranno per le proprie vetture destinate al mercato sudamericano.
A Valenciennes, invece, a pochi chilometri dalla grande fabbrica dove Toyota produce la Yaris, questa volta Marchionne e Folz presenteranno la parte dell’accordo che prevede la realizzazione dei nuovi furgoni Scudo, Expert e Jumpy.

Dal vertice, che rappresenterà anche una delle ultime passerelle del presidente del Gruppo Psa, si potrebbero conoscere ulteriori sviluppi della joint venture, in particolare i piani relativi alle monovolume targate Fiat, Lancia, Peugeot e Citroën ormai piuttosto datate e derivate proprio dai veicoli commerciali italo-francesi.

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