Pierluigi Bonora
da Milano
Fino a quando continuerà la corsa del titolo Fiat? «Movimenti ci saranno fino allincontro di Sergio Marchionne con la comunità finanziaria. Poi si vedrà. Infatti bisogna vedere se il mercato sarà disposto a pagare i target di lungo termine che saranno illustrati l8 e il 9 novembre a Balocco». Dal commento di un analista, raccolto dal Giornale, appare chiaro che a Balocco lamministratore delegato della Fiat sarà sottoposto a un fuoco di fila di domande. Sullattesa di obiettivi piuttosto aggressivi non mancano le perplessità. «Ci preme conoscere - sottolinea un altro operatore - il dettaglio degli investimenti sullAuto e soprattutto su Iveco, alla luce delle nuove sfide che lazienda di camion è chiamata ad affrontare in un mercato europeo non facile. SullAuto il top manager dovrà essere chiaro sul target di 3 milioni di veicoli nel 2010: dove intende produrli e con quali risorse?». Ieri, intanto, cè stato un nuovo balzo delle azioni del Lingotto (più 4,18%) che hanno chiuso la giornata a 14,09 euro.
Ancora una volta i volumi sono stati sostenuti con 44,1 milioni di pezzi transitati, pari al 4% del capitale, contro una media di 15 milioni. Da inizio settimana il progresso messo a segno dal titolo Fiat è stato dell8,28%, mentre da gennaio la crescita è stata dell89,85%. Le azioni sono risultate le migliori dellS&P/Mib e quarte dellintero listino milanese. Come mercoledì, nonostante le secche smentite da Torino, anche ieri sono circolate voci su possibili operazioni straordinarie con al centro Iveco, Cnh e Ferrari. Lo stesso vale per una possibile fusione (pure più volte smentita) a monte della Fiat tra Ifi e Ifil.
Lattesa di conoscere gli obiettivi che lamministratore delegato Marchionne ha posto per gli anni 2009 e 2010 resta comunque molto alta. Prima della due giorni di Balocco, sede del centro prove di Fiat Auto, una prima risposta arriverà giovedì prossimo quando il consiglio di amministrazione approverà i conti del terzo trimestre. La scadenza è da mesi sottolineata in rosso sullagenda di Marchionne. «Solo dopo i dati del terzo trimestre - ha ribadito di recente il top manager - avremo più chiaro il nostro futuro». E in proposito le aspettative sono improntate sullottimismo, tantè che Intermonte, nel report che ha concorso alla brusca avanzata del titolo, non ha avuto dubbi nellevidenziare che «il meglio deve ancora arrivare».
Ma non è tutto: il 7 novembre, cioè la vigilia dellappuntamento di Balocco, Marchionne volerà a Valenciennes, in Francia, per siglare con Jean-Martin Folz, il dimissionario presidente del Gruppo Psa, il rinnovo della cooperazione sui veicoli commerciali. Sarà una sorta di replica di quanto è già avvenuto lo scorso maggio nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti), quando i due top manager hanno battezzato i nuovi Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Citroën Jumper, investendo nel progetto più di 1,1 miliardi. Nella stessa occasione Fiat e Psa avevano anche annunciato che dal 2007 nellimpianto italiano di Cordoba, in Argentina, sarà assemblato un cambio che Peugeot e Citroën utilizzeranno per le proprie vetture destinate al mercato sudamericano.
A Valenciennes, invece, a pochi chilometri dalla grande fabbrica dove Toyota produce la Yaris, questa volta Marchionne e Folz presenteranno la parte dellaccordo che prevede la realizzazione dei nuovi furgoni Scudo, Expert e Jumpy.
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