Sabrina Cottone
Un vertice a Arcore con Silvio Berlusconi per ribadire a Letizia Moratti, se mai ce ne fosse bisogno, che Forza Italia si aspetta che sia valorizzato il 32,2 per cento dei voti portato in dote al sindaco. La richiesta è significativa: dieci assessorati più la presidenza del consiglio comunale. Berlusconi, consigliere più votato con quasi cinquantatremila preferenze, ha confermato ai suoi lintenzione di rimanere a Palazzo Marino, optando così per Milano invece che per Napoli. Così sarà lui a presiedere la prima seduta del consiglio comunale che il neo sindaco convocherà entro venti giorni.
Il Cavaliere ieri ha discusso di politica milanese con il coordinatore nazionale, Sandro Bondi, e i vertici regionali e cittadini degli azzurri, Mariastella Gelmini, Maurizio Lupi e Luigi Casero. E la conclusione è che il partito non punta allincarico di vicesindaco, per il quale si era fatto il nome di Lupi, e ciò è un sostanziale via libera a An con Riccardo De Corato, lo storico numero due di Palazzo Marino che ha già incassato il gradimento della Moratti. «Crediamo che debba essere un vicesindaco leggero, senza deleghe pesanti, con un ruolo più politico che di gestione» dice Lupi, chiamandosi ancora una volta e definitivamente fuori dalla partita. «Berlusconi ha ribadito a Lupi la sua piena fiducia - spiega la Gelmini -, orientandolo verso incarichi romani».
Forza Italia, insomma, preferisce concentrarsi su deleghe più ampie e consistenti che consentano di valorizzare i giovani e la richiesta di partenza per le trattative è appunto di dieci assessorati oltre alla presidenza del consiglio comunale (in pole position il capogruppo, Manfredi Palmeri, che però potrebbe anche essere dirottato su un assessorato). «Offriremo alla Moratti persone di qualità ma pretendiamo rispetto e adeguata rappresentanza per il consenso di Forza Italia» sintetizza Gelmini. Berlusconi ha difeso il lavoro di Tiziana Maiolo alle Politiche sociali (rinominato Famiglia dalla Moratti), assessorato storico di Forza Italia, e il partito intende vendere cara la pelle prima di cederlo totalmente a Mariolina Moioli, colei alla quale lo ha destinato la Moratti. Tra le ipotesi, anche quella di trasferire alcune deleghe a altri assessorati, come la Salute o la Periferia, che potrebbero a questo punto diventare interessanti anche per Forza Italia e per la stessa Maiolo.
Tra le altre proposte che Forza Italia si prepara a rivolgere alla Moratti anche quella di dividere lassessorato alla Casa in tre, ottenendo così Casa, Periferie e Territorio. Unaltra «separazione» riguarderebbe i Trasporti, che potrebbero essere divisi dallAmbiente. Inoltre il partito chiede di rappresentare i cittadini in Infrastrutture, Commercio, Sport e Arredo urbano. La Scuola, invece, potrebbe andare allUdc, che vorrebbe un assessorato sociale.
I candidati azzurri di cui si parla dopo la riunione di Arcore sono la Maiolo (Famiglia), Ombretta Colli (Territorio), Bruno Simini (Scuola), Carlo Masseroli (Attività produttive o Ricerca), Giovanni Terzi (Ambiente), Alan Rizzi (Sport), Giulio Gallera (Arredo urbano, Infrastrutture o Lavoro), Stefano Pillitteri (Arredo urbano o Infrastrutture) e Alberto Di Luca. Tra i nomi che circolano anche Andrea Mascaretti e Milko Pennisi e Forza Italia pensa di aggiungere incarichi di consiglieri con delega e consulte per famiglia e lavoro.
Cè poi il capitolo Alleanza nazionale, che ieri ha riunito lesecutivo regionale. Il partito è ben contento della prospettiva di avere il numero due in Riccardo De Corato (con probabile delega allAttuazione del programma), punta a ottenere altri due assessori e vorrebbe mantenere alcune delle vecchie deleghe (Infrastrutture, moda e eventi).
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