Bagdad - Un attacco aereo statunitense ha provocato la morte di otto insorti nei pressi di
Bagdad: la notizia, che risale a ieri, è stata annunciata oggi dall'esercito Usa.
Con un comunicato, è stato reso noto che le forze Usa stavano effettuando un raid
nell'area di Jbour, vicino alla capitale, quando sono finite sotto il fuoco nemico e hanno
chiesto assistenza aerea.
"Otto terroristi si sono barricati all'interno di uno degli edifici e hanno continuato a sparare
contro le forze di terra", dice il comunicato.
"Un aereo della coalizione ha lanciato sull'edificio bombe di precisione, provocandone la
distruzione e la morte degli otto terroristi".
Sempre ieri, le forze Usa ha annunciato di aver ucciso altri 13 insorti in un diverso attacco
aereo che aveva per obiettivo un "importante reclutatore di combattenti stranieri" a nord-est
della cittadina di Ameriya, vicino a Falluja, in una zona un cui è forte la presenza di insorti
sunniti.
Un medico di un ospedale locale ha detto che dal villaggio di Zaidan, vicino ad Ameriya,
sono giunti i corpi di 30 persone, tra cui sette bambini.
Curdi nel mirino per sbaglio Gli aerei statunitensi hanno bombardato per sbaglio uno postazione
del partito curdo guidato dal presidente iracheno Jala Talabani, uccidendo 8 miliziani e
ferendone altri sei.
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