Sono quarantuno i centri di tutta Italia che tra ieri e oggi sono tornati alle urne per eleggere il sindaco, nel turno di ballottaggio fra i due candidati più votati il 28 e 29 marzo scorsi. Fra i 41 comuni al voto ci sono quattro capoluoghi di provincia: Matera, Macerata, Mantova e Vibo Valentia. Laffluenza è da record, ma in negativo: alle 22 solo il 43,2 per cento degli aventi diritto ha esercitato la propria volontà, un dato in netto calo rispetto alla rilevazione delle precedenti consultazioni, quando, alla stessa ora, aveva già votato il 54,6 per cento degli iscritti ai registri elettorali.
Si tratta quindi di percentuali basse che potranno essere cambiare però con il trascorrere delle ore, visto che i seggi sono rimasti aperti per tutta la giornata di ieri mentre oggi rimarranno a disposizione degli elettori fino alle 15. Si calcola che, complessivamente, ha diritto di voto poco più di un milione di italiani ai quali è chiesto di scegliere il primo cittadino che amministrerà il Comune per i prossimi cinque anni.
Le percentuali in picchiata - solo a Mantova laffluenza era in controtendenza ieri a mezzogiorno rispetto alle ultime consultazioni per poi allinearsi al ribasso come nel resto dItalia - mostrano una volta di più quanto gli italiani siano allergici al secondo turno di voto, un concetto su cui ha battuto anche il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, toccando un argomento dattualità che acquista importanza ancor maggiore, dal momento che si discute di doppio turno anche in prospettiva di riforma della legge elettorale. Idea che è caldeggiata dal presidente della Camera Gianfranco Fini.
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