Ballottaggi, affluenza in calo: vota il 43,2% Seggi aperti dalle 7 alle 15

Dati del Viminale: alle 22 meno votanti rispetto al primo turno. Al primo turno l'affluenza era stata del 54,6%. Oltre un milione gli italiani chiamati ai seggi per rinnovare i sindaci di 41 comuni, di cui quattro capoluoghi di provincia

Ballottaggi, affluenza 
in calo: vota il 43,2% 
Seggi aperti dalle 7 alle 15

Roma - Affluenza in calo di oltre undici punti rispetto al primo turno del 28 e 29 marzo scorsi: i ballottaggi in corso da domenica mattina in 41 comuni, dei quali 4 capoluoghi chiamati al voto per nominare i sindaci, non smentiscono la tendenza degli elettori registrata al primo turno e confermano una disaffezione al voto che anzi va accentuandosi.

Alle 22, stando ai dati forniti dal Viminale, l' affluenza è stata del 43,2% contro il 54,6% del primo turno. Il 28 e il 29 marzo - quando si è votato in 462 comuni - il calo dell'affluenza rispetto alle precedenti elezioni era stato del 4%, domenica fino alle 22 il dato è dunque quasi triplicato. I seggi riaprono lunedì della 7 alle 15. Gli elettori che dovrebbero recarsi a votare nei 1292 seggi sparsi nei comuni interessati sono - secondo dati del Viminale - 1.087.085. Nei quattro comuni capoluogo - Macerata, Mantova, Matera e Vibo Valentia - il calo registrato sempre alle 22 varia: quello più significativo è stato registrato a Matera dove fino a quell'ora ha votato il 41,9 per cento degli aventi diritto mentre al primo turno alla stessa ora aveva votato il 57,5 con una flessione di oltre 15 punti. Mantova è il capoluogo dove questa flessione è meno accentuata:alle 22 ha votato il 47% contro il 51,9% del primo turno.

A Macerata alle 22 si è recato a votare il 40,2% contro il 53,4% del primo turno e a Vibo Valentia si è passati al 41,3% contro il 52,3% della tornata precedente. Nel comune calabrese il ritrovamento di un pacco bomba davanti ad un seggio elettorale aveva fatto temere il peggio; gli artificieri però hanno fatto brillare l'involucro che conteneva solo oggetti assolutamente inoffensivi. Nel resto dei comuni le operazioni di voto si sono svolte regolarmente, accompagnate da tempo piovoso e solo qua e la da qualche sprazzo di sole.

A Matera la sfida, fuori dai tradizionali schieramenti è tra Salvatore Adduce sostenuto da nove liste di centro sinistra, compreso l'Udc e Angelo Tosto alla guida di una coalizione di 7 liste (5 civiche, Io sud e Mpa). Da segnalare poi il caso di un comune in provincia di Foggia, Roseto Valfortore, con meno di 15 mila abitanti il più piccolo dei nove comuni dove si vota in Puglia, chiamato al ballottaggio perché i due candidati sindaco hanno ottenuto 434 voti ciascuno; al primo turno avevano votato 868 persone su 2231.In questo comune alle 22 l'affluenza è aumentata rispetto al primo turno passando dal 33,8%% dello scorso turno al 37,1% di oggi.

Nel comune pugliese più grosso, Cerignola, i due avversari si confrontano partendo da una differenza di 4 punti a favore del candidato del centrodestra.

Mentre a Valenza che è uno dei due comuni in cui si vota in Piemonte (l'altro è Moncalieri) comunque vada il comune avrà una novità: se vincesse il candidato del centrodestra sarebbe la prima volta perché Valenza non ha mai avuto un sindaco del centrodestra mentre se vincesse quello del centrosinistra lo stesso perché è una donna e il comune non ha mai avuto un sindaco donna. Infine, in Toscana dove si vota solo a Pietrasanta l'affluenza è in calo ma in modo meno accentuato rispetto al dato nazionale: alle 22 ha votato il 51,3% contro il 54,5% del primo turno.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica