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Bangkok, riapre l'aeroporto. Italiani rimpatriati

Dopo la destituzione del premier da parte della Corte Costituzionale (il parlamento voterà lunedì il nuovo primo ministro) l'opposizione lascia gli aeroporti internazionali della capitale thailandese. Atterrato a Fiumicino il secondo volo con i nostri connazionali: sono rientrati in oltre 500

Bangkok, riapre l'aeroporto. Italiani rimpatriati

Bangkok - La Corte Costizuzionale destituisce il premier. L'opposizione lascia gli aeroporti. I turisti tornano a casa. Centinaia di oppositori tailandesi anti-governativi ha lasciato, stamattina, l’aeroporto internazionale di Bangkok che occupavano da otto giorni. Al termine di una cerimonia che ha segnato ufficialmente la restituzione del posto alle autorità aeroportuali di Suvarnabhumi, i dimostranti sono partiti a bordo di veicoli noleggiati dal loro movimento poco dopo le 10 (le 4 in Italia).

Italiani rimpatriati Prosegue il ponte aereo per riportare in Italia dalla Thailandia i turisti rimasti bloccati nel Paese asiatico per le proteste antigovernative del Pad (l’Alleanza popolare per la democrazia), che hanno occupato i due principali aeroporti di Bangkok. Dopo l’arrivo nella tarda serata di ieri a Fiumicino del primo volo charter organizzato dal governo italiano con il quale sono rientrati oltre 200 connazionali, questa mattina ne sono arrivati altri 303 con un volo di linea della Thai (TG9449) partito dalla base militare di U-Tapao ed atterrato al Leonardo da Vinci poco dopo le 7. Un terzo volo speciale della compagnia thailandese con altri turisti italiani è programmato per venerdì con arrivo stimato intorno alle 6 a Fiumicino.

Il premier I parlamentari thailandesi voteranno lunedì prossimo sulla nomina del nuovo primo ministro, dopo che ieri la Corte Costituzionale ha interdetto per cinque anni dall’attività politica l’ex capo del governo, Somchai Wongsawat: lo ha confermato il premier ad interim, Chavarat Charnvirakul, spiegando di aver concordato la data dell’8 dicembre con il capo del parlamento, Chai Chidchob. La destituzione di Somchai e lo scioglimento del suo Ppp, il Partito del Popolo, in Thailandia erano stati salutati come una vittoria dalle forze di opposizione, che avevano annunciato per oggi stesso la fine delle manifestazioni di protesta anti-governative, a cominciare dal blocco degli aeroporti di Bangkok a causa del quale per molti giorni erano rimasti bloccati nel Paese asiatico diverse migliaia di turisti.

Somchai ha accettato la decisione della Corte Costituzionale.

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