Personaggi pubblici e privati cittadini violati nella propria privacy da intercettazioni pubblicate con troppa disinvoltura o, in altri contesti, addirittura ricattati per degli «scatti rubati». Basta molto meno invece al leader dellItalia dei Valori Antonio Di Pietro per perdere le staffe e sentirsi «minacciato». Ieri lex Pm era a Bari per lassemblea regionale del Partito democratico, con cui lIdv è alleato alle Regionali. Di Pietro stava salutando il segretario regionale dei Democratici, Sergio Blasi, quando ne è nato un vivace alterco con un giornalista del quotidiano locale Barisera, Francesco Petruzzelli. «Colpevole» di aver provato a fotografare - in un luogo pubblico e in campagna elettorale - il vulcanico Tonino. Il quale sè infuriato col fotoreporter poiché per poterlo fotografare avrebbe dovuto prima «chiedergli il permesso». Petruzzelli ha replicato e Di Pietro gli ha dato del «maleducato».
Non è la prima volta che il segretario Idv sinnervosisce con un operatore dellinformazione: lultima occasione soltanto un paio di settimane fa, quando ha malamente insultato una giornalista del Tg1, accusata di fare «domande del c...» a proposito delle fotografie che lo ritraggono a cena con lex funzionario del Sisde Bruno Contrada.
Sullepisodio di Bari è intervenuto anche lAssostampa Puglia, per bocca del presidente Raffaele Lorusso, che sottolinea come il comportamento di Di Pietro testimonia «quanto nella classe politica si confermi la voglia di avere una stampa addomesticata e servile. E proprio da chi dice di voler combattere qualsiasi forma di regime o censura».