Bari, schianto fra due auto: morti sul colpo cinque giovani

Lo scontro fra Bisceglie e Molfetta: vittime quattro pugliesi e un albanese

da Bari

L’ultima strage sulle strade di Puglia si è consumata sulla statale 16 che collega Bisceglie a Molfetta, una quarantina di chilometri da Bari: erano le 3.30 del mattino quando nello scontro frontale tra due auto hanno perso la vita due coppie di fidanzati che tornavano da una festa di compleanno e un albanese che di lì a poco avrebbe cominciato a lavorare nei campi; un suo connazionale che viaggiava con lui è rimasto ferito: le sue condizioni sono gravi.
Sul posto sono intervenute pattuglie dei carabinieri: laggiù, lungo quella stretta e buia striscia d’asfalto che attraversa il litorale Nord della provincia di Bari, sono rimasti grappoli di lamiere accartocciate che rivelano la tragedia. I militari hanno avviato indagini per tentare di fare luce sulla dinamica dell’incidente: secondo una prima ricostruzione degli investigatori, la Mercedes su cui viaggiavano le due coppie di Molfetta ha invaso la corsia opposta e si è scontrata con la Volvo degli albanesi. Le quattro vittime italiane sono Sergio De Gennaro, 23 anni, la fidanzata Elisabetta Cagnetta, 21 anni, Lazzaro Rizzi, 27 anni, e Annalisa De Ceglie, 24 anni. Gli ultimi due avevano già fissato la data delle nozze: si sarebbero sposati il prossimo dieci maggio. Nello scontro non c’è stato niente da fare neanche per Dritam Hoxhla, 23 anni, mentre i soccorritori sono riusciti a estrarre vivo dall’auto Ramaj Elvis, 20 anni; adesso è ricoverato nell’ospedale di Andria: è stato sottoposto a intervento chirurgico e gli è stata asportata la milza.
I quattro giovani di Molfetta stavano rientrando a casa dopo aver partecipato a una festa di compleanno in un locale di Bisceglie, il cuore della movida del litorale Nord di Bari. Il conducente, Rizzi, elettrauto e grande appassionato di moto, ha imboccato la statale 16 Adriatica, una strada buia e stretta. Secondo i carabinieri, con ogni probabilità la Mercedes viaggiava ad alta velocità: alcuni metri dopo una curva, l’auto è schizzata sulla corsia opposta e ha travolto l’altra vettura; alla guida della Volvo c’era Elvis, che aveva finito di lavorare in un ristorante di Molfetta e stava accompagnando l’amico in campagna: ha tentato di frenare, ma non è riuscito a evitare l’impatto.
È la seconda strage della strada che si consuma in Puglia nel giro di due settimane. Il dieci agosto scorso, sette ragazzi tra 18 e 21 anni persero la vita in uno scontro frontale tra una Mini Cooper e una Fiat Marea; l’incidente, avvenuto tra Galatone e Santa Maria al Bagno, in provincia di Lecce, innescò nuovi gravi dubbi sulla sicurezza delle strade della zona anche se la tragedia sarebbe stata provocata dall’alta velocità.
Ieri per la Puglia è stata una nuova giornata di dolore.

«Non ci sono parole», dice il sindaco di Molfetta, il senatore del Pdl Antonio Azzollini. Il quale invoca maggiore prudenza e lancia «un appello alla vita». Lo stesso del padre di Lazzaro Rizzi, una delle vittime: «Vorrei dire a questi ragazzi di non correre più la notte».

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