Gianandrea Zagato
Telecamere ogni cento metri in via Imbonati e in via Padova. Sintesi delloperazione «strade sicure» che Palazzo Marino fa partire nel nome e per conto dei milanesi. «Un segnale forte per proteggere due arterie a rischio sicurezza, che devessere accompagnato dallattenzione vigile dei cittadini e dei negozianti di quelle vie».
Preannuncio di un intervento fattivo del Comune che, aggiunge Guido Manca, si realizza in collaborazione con i consigli di zona e le forze dellordine e che va di pari passo con la «politica dellintegrazione». Già, secondo lassessore alla Sicurezza «Milano persegue una reale politica di integrazione nei confronti di chi viene da noi per lavorare e non per creare problemi». Come dire: «Giusti diritti che lamministrazione comunale garantisce da sempre agli extracomunitari ma anche rispetto delle regole». Leit motiv, continua Manca, che si traduce poi in una scelta politica: «Milano non può tollerare ghetti per immigrati sul territorio, al proprio interno».
E il pensiero corre al civico 11 di via Cavezzali, «lennesimo fatto di cronaca dimostra che lì, in quella struttura, ci sono troppe cose che non vanno». «Se queste persone hanno un regolare permesso di soggiorno devono anche avere un regolare contratto daffitto, mentre se sono irregolari vanno espulsi senza se e senza ma» osserva lassessore che al prefetto Gian Valerio Lombardi ha reclamato la «normalizzazione della situazione di via Cavezzali».
Richiesta sottoscritta anche dal consiglio di zona 2, «alla luce di quanto accaduto: lo stabile va chiuso al più presto» fa sapere Barbara Calzavara, capogruppo di Forza Italia: «I cittadini della zona non possono tollerare oltre questa situazione di continuo pericolo e disagio». Annotazione con tanto di fotografia delle condizioni di sopravvivenza «in cui sono costretti a convivere» i residenti dei palazzi adiacenti: «Per loro è impossibile trascorrere notti serene a causa degli schiamazzi, delle liti e delle risse provocate da chi occupa questo residence. Occupanti che di giorno sono protagonisti di atti osceni ed episodi di violenza».
Immagini che, chiarisce lesponente azzurra, non «sono frutto di razzismo» e che «spingono i milanesi a firmare lappello lanciato da Forza Italia per chiedere una convocazione urgente con prefetto, assessore, questore e forze dellordine al fine di affrontare globalmente la questione sicurezza in viale Padova».
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