«Basta scritte e cartacce alle Colonne»

Non c’è pace per le Colonne di San Lorenzo. Anni di ordinanze, controlli, presidi, lettere dai residenti e proteste dei comitati non sono riusciti a trovare un punto di equilibrio fra la «movida» notturna e la lotta al degrado. Alcuni risultati sono stati raggiunti l’estate scorsa, ma il grosso dei problemi c’è ancora: «Le Colonne di San Lorenzo sono uno dei più importanti patrimoni artistici della città, e sono lasciate alla mercé di teppisti che le usano come panchine per bivaccare», denunciano dal comitato di residenti del quartiere Ticinese «la Cittadella». «Ogni giorno quelle sedici colonne corinzie, unico esempio esistente del periodo della Milano paleocristiana, vengono aggredite». Scritte con pennarelli indelebili, cocci di bottiglie, cartacce e mozziconi.

Per arginare la situazione di il sindaco Letizia Moratti aveva adottato nell’estate scorsa l’«ordinanza antidegrado»: il provvedimento prevedeva che dalle 21 in poi non si potessero vendere bevande in bottiglia, mentre per tutelare le Colonne fu posto un transennamento mobile.

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