Bce, lo stop di Sarkozy: "No a 2 italiani nel board Bini Smaghi si dimetta"

La Francia appoggia la candidatura di Draghi, ma chiede le dimissioni di Bini Smaghi: "Non sarebbe molto europeo se l'Italia avesse due componenti". Ma il direttivo: "Ogni membro è indipendente"

Bce, lo stop di Sarkozy: 
"No a 2 italiani nel board 
Bini Smaghi si dimetta"

Berlino - "Non sarebbe molto "europeo" se l’Italia avesse due dei sei componenti del board", ha aggiunto il presidente francese facendo riferimento alla prossima nomina del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, al vertici della Bce, e alla presenza nell’esecutivo di Lorenzo Bini Smaghi. Sarkozy non ha dunque motivo di dubitare che l’Italia cederà una "poltrona" nel board della Bce per far subentrare Draghi. "L’Italia ha dato la sua parola - ha concluso - e io non ho motivo di metterla in dubbio. Le carriere delle persone sono meno importanti dell’interesse generale", così il presidente della Francia, Nicolas Sarkozy, nel corso della conferenza stampa al termine del bilaterale con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, sul salvataggio della Grecia.

Sarkozy insiste Secondo Sarkozy "la Francia è un grande Paese e come tale deve essere nel comitato esecutivo". La Francia continua ad appoggiare la candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea, ed è fiduciosa che l’Italia manterrà la parola data, ha aggiunto Sarkozy. Una regola non scritta vuole che in questo comitato ristretto vi sia un rappresentante di tutte e quattro le maggiori economie dell’area euro. Il Comitato esecutivo è il centro decisionale operativo dell’istituzione, e conta sei componenti tra cui il presidente, che attualmente è il francese Jean-Claude Trichet. Da novembre è atteso che venga sostituito da Draghi.

Ma la Bce smentisce La Banca centrale europea torna ad affermare l’indipendenza e l’autonomia da qualsiasi altra istituzione europea. "Come il presidente Trichet ha affermato durante la conferenza stampa dello scorso 9 giugno - dice un portavoce - tutti i membri del comitato esecutivo della Bce sono stati nominati per otto anni come da contratto. Tale periodo - spiega il portavoce - è in linea con quanto stabilito dallo stesso trattato. I membri del comitato esecutivo prendono le loro decisioni in piena indipendenza".

Pressing del governo Ieri il governo italiano ha riferito di aver chiesto a Bini Smaghi di dimettersi.

Questi però, uscendo da un incontro a Palazzo Chigi non ha voluto commentare la questione, mentre in precedenza aveva affermato come i principi di indipendenza della Bce garantiscano la permanenza in carica dei membri dei suoi organi decisionali per tutto il periodo prestabilito tutelandoli "contro la loro revoca arbitraria".

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