«Quelli della società Mediterranea delle Acque alle raccomandate non mi hanno mai risposto. Nonostante io li abbia interpellati due volte. Adesso basta. Sono arrivato a insolentirli, magari si accorgono di me». Il signor Francesco Ferraro, abita a Recco e ha dovuto affrontare una storia di ordinaria disorganizzazione. Risolvendola, poi, da solo. I due contatori che calcolano il consumo di acqua per il suo alloggio e per il giardino sono stati erroneamente montati al contrario. E così una perdita consistente di acqua non è stata tempestivamente segnalata e riparata, causando al signor Ferraro una bolletta di quasi duemila euro. «Il problema è che per scoprirlo ho dovuto far intervenire idraulici di mia fiducia, che nemmeno credevano alla possibilità di un simile errore - dice il signor Ferraro, che nonostante i suoi 93 anni, è più che in gamba e soprattutto ha un ottimo acume -. Laddetto della società mi diceva che siccome non vi erano perdite il consumo era effettivo ed era realitivo al mio appartamento. ma se così fosse stato avrei dovuto fare venti docce al giorno e io e mia moglie, peraltro, siamo anche spesso in viaggio. Soltanto dopo che ho fatto verificare che i contatori erano stati scembiati ho potuto risalire alla perdita e aggiustarla».
Tuttavia secondo il signor Ferraro, la lentezza di risposta della Società Mediterranea delle Acque rappresenta un danno per il cittadino. «Io posso pagare addetti e verifiche, ma chi non lo può fare è una vittima inerme - spiega -. Per questo motivo voglio giustizia. Non per me, ma per gli altri».
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